(ANSA) – ROMA, 30 MAR – “Vogliamo che esca tutta la verità,
non solo una parte”. Con questa determinazione una delegazione
del comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano è a
Palazzo Chigi, per essere ricevuta dalla premier Giorgia Meloni
dopo la sentenza di primo grado con cui il Tribunale di Pescara
ha deciso cinque condanne e 25 assoluzioni per la tragedia
dell’Hotel di Farindola, travolto e distrutto, il 18 gennaio del
2017, da una valanga, evento in cui morirono 29
persone fra ospiti e dipendenti.
Fra le cinque persone della delegazione, accompagnata dal
governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio, c‘è Giampaolo Matrone,
sopravvissuto dopo essere rimasto 62 ore sotto le macerie, che
quel giorno ha perso la moglie. Ha portato alla presidente del
Consiglio una lettera scritta a penna dalla figlia, di 11 anni.
“Rappresentiamo quello che abbiamo vissuto in questi anni e
anche quello che abbiamo vissuto con la sentenza di primo grado
- ha spiegato Marco Foresta -. Rappresenteremo i nostri
sentimenti e la nostra idea di quello che è successo quel giorno
là e fino ad oggi. Ci saranno sicuramente altri gradi di
giudizio, vogliamo che esca tutta la verità, come abbiamo sempre
detto in questi sei anni, e che sia la vera verità non una
parte”.
A chi gli domandava delle dichiarazioni di Guido Bertolaso,
secondo cui se ci fosse stato lui a capo della Protezione civile
la tragedia non sarebbe avvenuta, Matrone ha risposto: “Questo
aumenta ancora il nostro dolore, tutto ciò che rimane intentato,
o pensato e non detto, non fa altro che aumentare le nostre
convinzioni su quello che è successo: i nostri cari non sono
tornati indietro, qualcosa è successo e lo devono accertare
veramente”. (ANSA).
Rigopiano: familiari delle vittime da Meloni, esca tutta verità

Alla premier la lettera di una ragazzina che perse la madre
Di ANSA