Dal tennis al beach volley: il meglio dello sport in Qatar

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A febbraio il Paese ospita da anni uno dei tornei Atp e Wta più apprezzati dai giocatori. E quest'anno a Doha si sono svolte per la prima volta le finali del Beach Pro Tour

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Doha ospita ogni anno l'Open del Qatar, uno dei tornei di tennis più apprezzati dai giocatori del circuito. Tra coloro che sono scesi in campo nell'ultima edizione c'è anche la 21enne qatariota Mubaraka Al-Naimi. Attualmente è la migliore giocatrice del Paese, ma quello con il tennis non è stato amore a prima vista.

Un esempio per le tenniste del Qatar

"All'inizio non volevo giocare a tennis - confessa Al-Naimi -. Mia madre mi ha spinta a cominciare con mio fratello. Poi ho iniziato a vincere alcune partite e sono diventata la numero uno di tutte le categorie qui a Doha". Suo fratello alla fine ha smesso di giocare, mentre Mubaraka si è rapidamente innamorata di questo sport.

"Ora il tennis fa parte della mia vita - dice Al-Naimi -. Giocare ogni giorno fa parte della mia routine. È difficile perché studio anche all'università. Cerco quindi di gestire il mio tempo, gareggiando e studiando allo stesso tempo. Il tennis è la mia passione.

Mounir Elaarej, allenatore di Al-Naimi, l'ha incontrata per la prima volta quando lei aveva 6 o 7 anni. Negli ultimi dieci anni l'ha vista migliorare di giorno in giorno. "Tecnicamente, è una delle migliori giocatrici che abbiamo a Doha - dice Elaarej -.È migliorata molto nel modo di colpire la palla, nel modo di muoversi in campo, nel modo di comportarsi in campo. Ha fatto grandi progessi".

Al-Naimi ha fatto il suo debutto nel tabellone principale di un torneo Wta qui nel 2017. Spera che la sua presenza al torneo possa ispirare più ragazze a prendere in mano una racchetta. La speranza del suo allenatore, invece, è che Mubaraka entri un giorno tra le prime 100 giocatrici del ranking mondiale.

Milioni di persone cercano di entrare nel circuito, quindi le possibilità sono limitate. Ma ogni giocatrice fa del suo meglio per riuscirci e per alcune il sogno diventa realtà. Anche la 21enne Iga Swiatek, attuale numero uno del mondo e vincitrice dell'ultima edizione dell'Open del Qatar, non avrebbe mai immaginato di arrivare dove è oggi.

"È bello essere in questa posizione - dice Swiatek -. Quando ero più giovane non avrei mai pensato di diventare un modello da seguire. Voglio davvero dare il buon esempio: cerco sempre di ricordarmene quando sono in campo e devo gestire emozioni e frustrazioni. Mi motiva a lavorare di più su me stessa".

Hussein Sayed/AP
Iga Swiatek in QatarHussein Sayed/AP

L'Open del Qatar si gioca subito dopo gli Australian Open, l'appuntamento più importante della prima parte della stagione, ed è una vetrina ideale per i giocatori che stanno ancora cercando di farsi un nome e di scalare il ranking mondiale.

"Con le nostre squadre nazionali, cerchiamo di incoraggiare i giocatori a crescere di livello per partecipare a questo evento - dice Saad Al Mohannadi, direttore del torneo -. Ogni anno diamo una wildcard ai giocatori col miglior ranking in campo maschile e femminile. Siamo all'avanguardia in questo campo. Stiamo investendo e ogni anno c'è un piccolo miglioramento. Ne siamo felici".

Il tennis è la sua passione principale, ma Al-Naimi continua anche gli studi di economia all'università: conciliare scuola e sport è sfida ulteriore.  "Mi piacerebbe ispirare tutte le donne del Qatar - dice Al-Naimi -. Ultimamente molte donne nella regione si sono date allo sport, specialmente in Qatar dopo la Coppa del Mondo".

L'ascesa di Auger-Aliassime

Il 2022 è stato un anno di svolta per Felix Auger-Aliassime. Il 22enne tennista canadese ha vinto quattro tornei ed è arrivato al sesto posto del ranking mondiale. Lo abbiamo incontrato prima dell'ultima edizione dell'Open del Qatar per parlare dei suoi obiettivi futuri e di cosa significhi, per lui, essere allenati dallo zio di Rafael Nadal.

"A fine 2022 anno pensavo: 'Il 2023 è un nuovo inizio oppure continuo ad andare avanti e cerco di vederlo come una continuazione di quanto fatto fino a questo momento?' - dice Auger-Aliassime -. Ho pensato che dovevo continuare ad andare avanti come stavo facendo, a concentrarmi sulle cose che sono importanti per me: prima di tutto, ovviamente, restare in forma e essere in salute. E poi allenarmi bene, in modo da essere al meglio quando vado a giocare un torneo".

Prima di vincere il suo primo torneo, il canadese ha perso otto finali consecutive. "Vincere è stato un enorme sollievo - confessa il tennista -. Ero un giovane giocatore promettente da quando avevo 14, 15 anni. Quindi era una specie di peso, ma allo stesso tempo una motivazione. Pensavo: 'La gente parla del giocatore che potrei essere e anche io sento di poter essere un buon giocatore, ma devo dimostrarlo a me stesso e agli altri'. Ma poi, perdendo tutte quelle finali, a volte il dubbio si insinuava. Pensavo a cosa fare per diventare il tipo di giocatore che vorrei essere e di cui tutti parlano: un giocatore da top 10. Così, quando ho superato l'ostacolo, mi è sembrato di aver giocato il mio miglior tennis in un match importante. Ho provato un enorme sollievo".

Il canadese è allenato da Toni Nadal, zio di uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Qual è stato il suo contributo al suo gioco? "Lavoriamo su molte cose - diceAuger-Aliassime -.  Quando sono in campo con lui parliamo della mia tecnica, del mio gioco, di come posso migliorare i colpi. Ha fatto crescere la mia fiducia, è un grande motivatore".

La prima volta del Beach Pro Tour a Doha

Gli investimenti multimiliardari del Qatar nelle strutture sportive hanno gettato le basi per l'organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali. Tra questi c'è Il Beach Pro Tour. Alcuni dei migliori giocatori del mondo hanno giocato per la prima volta in Qatar: Doha è stata scelta come tappa finale del Beach Pro Tour, che dopo 47 eventi si conclude con l'incoronazione della migliore squadra di beach volley al mondo.

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Il trofeo in plastica riciclata del Beach Pro TourEuronews

"Siamo riusciti a portare il beach volley in Qatar. La squadra del Qatar è una delle migliori al mondo - dice Finn Taylor, amministratore delegato di Volleyball World -. Hanno vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo. Quindi, per noi, creare un rapporto con l'Associazione di Pallavolo del Qatar e con l'Aspire Academy è stata un'estensione naturale".

Con tutti gli occhi puntati sul torneo, gli organizzatori hanno visto l'opportunità di prendere posizione su un problema globale come l'inquinamento. I campioni dell'evento hanno potuto sollevare un trofeo unico nel suo genere: realizzato interamente con rifiuti di plastica riciclata raccolti dalle spiagge di tutto il mondo, il trofeo simboleggia l'impegno della federazione di volley a mantenere pulite le spiagge.

Le finali del Beach Pro Tour si terranno a Doha fino al 2025, ma gli organizzatori guardano già oltre e puntano ad una partnership a lungo termine. "Per noi Doha è diventata una delle città principali del Beach Pro Tour - dice Taylor -. Quindi, vogliamo tornare il più a lungo possibile e finché la gente in Qatar si divertirà a guardare il beach volley".

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