Centinaia di attacchi contro giovani studetesse per impedire che vadano a scuole
Le famiglie iraniane protestano davanti al ministero dell'Istruzione a Teheran per gli attacchi al veleno che decine di scuole femminili hanno subito negli ultimi tre mesi. Attacchi presumibilmente deliberati con "composti chimici" che hanno causati vomito, vertigini e arrossamento. Più di mille studenti si sono ammalati e un numero imprecisato è stato ricoverato negli ospedali
Mentre nellle strade ribolle la rabbia, l'Ayatollah Ali Khamenei ha rotto il silenzio: "Gli autori devono essere condannati a pene severe, è un crimine grave e imperdonabile. Non ci sarà amnistia per loro. "
Gli avvelenamenti sono iniziati lo scorso novembre, sullo sfondo delle proteste antigovernative scoppiate in tutto il Paese.
All'epoca una giovane donna arrestata per aver indossato impropriamente il velo era poi morta mentre era in una stazione di polizia. Le autorità non hanno ancora individuato il gas utilizzato. L'obiettivo degli attacchi potrebbe essere quello di impedire alle ragazze di andare a scuola.