Tunisi, domenica di proteste: l'opposizione manifesta contro il presidente Kais Saied

Domenica di tensione a Tunisi.
Un migliaio di tunisini - appoggiati anche dai principali sindacati - hanno manifestato per le strade della della capitale della Tunisia, sfidando il divieto di protestare e chiedendo il rilascio di oltre 20 personalità di spicco che si oppongono al presidente Kais Saied,arrestate arbitrariamente nelle ultime settimane.
Tra loro, alcuni membri della principale coalizione di opposizione, il Fronte di Salvezza Nazionale (NSF) e della sua componente principale, il partito islamista conservatore Ennahdha.
Questa protesta è stata organizzata il giorno dopo una marcia del grande sindacato UGTT che ha mobilitato più di 3.000 persone per protestare contro l'arresto di uno dei suoi membri.
Anche il leader dell'UGTT, Noureddine Taboubi, ha condannato gli arresti degli oppositori e ha invitato il presidente Saied al "dialogo" e a "cambiamenti democratici e pacifici".
"Gli arresti fanno parte di una politica arbitraria. Stiamo difendendo una causa nazionale e non ci fermeremo fino a quando non saranno ripristinate la democrazia e le istituzioni", ha gridato davanti alla folla Ahmed Nejib Chebbi, 78 anni, storico fondatore del Partito Democratico Progressista (PDP).
Molti manifestanti hanno sventolato la bandiera tunisina e le foto dei detenuti, incluso il fratello di Chebbi, Issam, leader del Partito Repubblicano (in tunisino: Al Joumhouri).