Ucraina, la resistenza nella città distrutta di Bakhmut

"In ogni strada a Bakhmut è stato versato il nostro sangue", racconta un soldato ucraino nella città quasi distrutta e in prima linea nella guerra con la Russia. Kiev ha confermato che le sue truppe sono sotto pressione in quest'area: le forze russe stanno lanciandob dopo mesi di combattimenti.
La vita dei soldati a Bakhmut
Quello che fu il polo industriale orientale dell'Ucraina è diventato in gran parte un obiettivo politico e militare, da quando è stato ridotto in macerie. "Purtroppo, ogni giorno perdiamo qualcuno - racconta un soldato ucraino -. Non passa un solo giorno senza che si portino via i cadaveri, per poterli consegnare ai familiari. Ci impegnamo in tutti i modi per farlo, così come per aiutare i feriti e consentire loro di essere curati".
La strategia scelta dai soldati russi sembra essere quella di voler circondare e isolare Bakhmut piuttosto che assaltarla direttamente. Il presidente Zelensky ha affermato da parte sua che l'Ucraina continuerà a combattere per tenere la città il più a lungo possibile e continua a chiedere armi agli alleati per consentire alle truppe di resistere.
A Tallin in mostra un carro armato russo distrutto
Nel frattempo un'atmosfera di guerra si respira anche nelle strade di Tallin, in Estonia. Un carro armato russo distrutto è stato esposto prima di essere portato al museo della guerra della città. La polizia ha riferito di scontri tra sostenitori di Mosca e di Kiev. Alcuni garofani rossi, deposti per manifestare solidarietà alle truppe di Putin, sono stati rimossi.