Vita sulla linea del fronte nella regione di Donetsk. Una manciata di residenti, nonostante i bombardamenti russi, non vuole assolutamente lasciare le loro case
Sono gli "Angeli Bianchi", portano acqua, pane e beni di prima necessità.
Si tratta di un'unità della polizia ucraina che attraversa le località in prima linea nella guerra portando aiuti umanitari agli abitanti.
Dopo un anno di guerra, Krasnohorivka, nell'Oblast di Donetsk, sembra una citta fantasma: dei 20.000 abitanti di una volta, una manciata di residenti continua a non volersene assolutamente andare.
Racconta Oksana Pokmush:
Molti di coloro che hanno perso la casa a causa dei bombardamenti russi si sono rifugiati in ciò che resta dell'ospedale, anch'esso colpito dalle bombe.
La dottoressa Valentina Mozgova è l'ultimo medico rimasto nell'ospedale.
"Non capisco perché i russi sparino sugli ospedali e sulle nostre case. La gente soffre. Probabilmente ci vogliono cacciare dalla città, dalle case, dall'ospedale dove curiamo i pazienti. Continuo a chiedermelo. Non lo so".
La maggior parte dei residenti di Krashnohorivka rimasti è composta da anziani.
Le loro vite, case e ricordi sono qui.
Per loro, partire per un altro luogo non ha senso.
Maxim, investigatore della polizia, spiega il suo punto di vista:
"Io posso ancora ricostruirmi una vita. Ma qui ci sono anziani che hanno già 70 o 80 anni: quando se la ricostruiranno? La loro vita è finita qui, sotto queste rovine. La loro vita rimarrà qui, perché hanno già vissuto tutto. Non avranno altre vite. Certo che è terribile, è mostruoso. Questo è un crimine contro l'umanità".
Dopo un anno di guerra, il destino di Krashnohorivka sembra segnato.
I russi sono sempre più vicini e gli aiuti umanitari sempre più difficili da ottenere.