Intelligence Usa: "Nessuno vincerà, la guerra finirà ai negoziati". Wagner: "Conquisteremo Bakhmut"

359° giorno di guerra. La battaglia per la conquista di Bahkmut rimane centrale nell'attuale scacchiere della guerra in Ucraina.
L'esercito ucraino sta cercando di difendere la posizione, ma i russi continuano lentamente ad accerchiare sempre di più la città (dei quasi 80.000 abitanti ne sono rimasti 6.000, esortati ad abbandonare le loro case il prima possibile).
Conquista o negoziati?
Secondo Evgeny Prigozhin, leader del gruppo mercenario russo Wagner, le forze russe conquisteranno Bakhmut nei prossimi due mesi.
Il Capo di Stato Maggiore americano, il generale Mark Milley, ha assicurato che nessuno dei due Paesi alla fine raggiungerà i suoi obiettivi militari finali, quindi la guerra finirà necessariamente con i negoziati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla BBC e nel videomessaggio al Festival del Cinema di Berlino, ha ribadito che non pensa affatto di rinunciare a nessuna terra ucraina in cambio della pace.
Scambio di prigionieri
Mosca e Kiev sono, comunque, riusciti a concordare uno scambio di prigionieri, che ha riportato a casa circa 100 ucraini e altrettanti russi.
Ma nel resto del territorio i bombardamenti russi continuano senza sosta. Città come Kherson si aspettano presto una nuova offensiva.
Le forze russe stanno usando missili e palloni-esca per cercare di "sfinire" le difese antiaeree ucraine.
Nella notte, i missili hanno colpito la regione di Kyrovohrad e persino Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia.
Cinque le vittime (e nove feriti) in una zona residenziale di Bakhmut.
Sfida a distanza
Il presidente americano Joe Biden, il 21 febbraio, dal Castello di Varsavia, terrà un discorso in vista del primo anniversario dell'inizio della guerra.
È lo stesso giorno previsto per il discorso di Vladimir Putin, in una sorta di sfida a distanza.