L'esercito di Putin ha sfondato a Soledar, Kiev lo ammette ma non considera la conquista determinate per i destini della guerra in Dombass
L'esercito ucraino ha ammesso di aver perso la città orientale di Soledar, due settimane dopo l'annuncio della sua cattura da parte di Mosca. "Dopo mesi di duri combattimenti (...) le forze armate ucraine l'hanno lasciata" per "ritirarsi su posizioni consolidate", ha dichiarato alla francese AFP il portavoce militare per la zona orientale Serguiï Tcherevaty, rifiutandosi però di specificare quando è avvenuta la ritirata delle loro truppe.
Strategicamente importante?
La cittadina di appena 11.000 abitanti, in gran parte rasa al suolo, è diventata importante agli occhi degli strateghi moscoviti e degli ausiliari di Wagner. Dopo una lunga serie di sconfitte, in particolare negli oblast di Kharkiv e Kherson, l'esercito russo cerca di strappare finalmente una vittoria anche se modesta sul piano strategico. Al di là della posta in gioco simbolica, l'apparentemente insignificante cittadina potrebbe svolgere un ruolo essenziale nella dinamica della guerra convenzionale in corso e questo per molteplici motivi, allo stesso tempo geografici, strategici, tattici ma anche commerciali e politici.
Per mesi l'esercito russo ha cercato di impadronirsi di Bakhmout, ma i reparti ucraini l'hanno difesa con determinazione. Per gli ucraini Soledar sarebbe un ripiego dell'esercito di Mosca.