Le fotografie "segrete" che raccontano la rivolta del 1943 nel Ghetto di Varsavia

Una delle foto "segrete".
Una delle foto "segrete". Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews History - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Il Museo di Storia ebraica di Varsavia ha presentato una ventina di fotografie mai viste prima, scattate di nascosto durante la rivolta del Ghetto di Varsavia, nel 1943. A fare le foto fu un giovane pompiere polacco di 23 anni, Zbigniew Grzywaczewski. Ad aprile, una mostra per l'80° anniversario

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Fotografie che raccontano la storia.  

Il Museo di Storia ebraica (POLIN) di Varsavia ha presentato un documento eccezionale: una ventina di fotografie mai viste prima, scattate di nascosto durante la rivolta del Ghetto di Varsavia, nel 1943. 

"Una scoperta unica! Dopo quasi 80 anni, all'inizio di dicembre 2022, nella collezione di famiglia sono state trovate lastre fotografiche originali e complete della rivolta del ghetto di Varsavia con le foto del pompiere Zbigniew Leszek Grzywaczewski".

A scattare le foto fu un giovane pompiere polacco di 23 anni, Zbigniew Leszek Grzywaczewski, chiamato dai nazisti - insieme agli altri Vigili del Fuoco - per evitare che gli incendi appiccati da loro stessi nel ghetto si propagassero agli edifici all'esterno. 

Le fotografie sono state ritrovate a dicembre dal figlio di Zbigniew Leszek Grzywaczewski, che è scomparso nel 1993. 
Macej Grzywaczewski si è detto "estremamente emozionato" per aver ritrovato quelle vecchie istantanee, insieme ad altre foto del padre...

Jacek Leociak, storico polacco del Centro per la ricerca sull'Olocausto, spiega:  
"Il valore inestimabile di queste foto sta nel fatto che sono state - per cosi dire - rubate ai tedeschi: sono le uniche immagini di quella rivolta a non essere state scattate dai nazisti, con intenti propagandistici. Sono, quindi, foto autentiche, che raccontano il ghetto e la rivolta".

Screenshot Video AP
"Inestimabile valore storico".Screenshot Video AP

Le immagini appena scoperte faranno parte parte di una mostra al Museo di Storia ebraica, dal titolo "Intorno a noi un mare di fuoco", che verrà inaugurata il 18 aprile, alla vigilia dell'80° anniversario dello scoppio della rivolta del Ghetto di Varsavia. 
Era il 19 aprile 1943, quando le SS e la polizia tedesca entrarono nel ghetto per arrestare molti dei residenti.

Circa 750 giovani combattenti ebrei, armati solo di pistole e altre armi leggere, attaccarono le forze dell'ordine tedesche. Nei loro testamenti scrissero di sapere di essere condannati, ma di voler morire in un momento e in un luogo di loro scelta. 
Alla fine, i combattenti resistettero quasi un mese,

Grzywaczewski, i cui familiari stavano rischiando la vita per salvare gli ebrei, portò la sua macchina fotografica nel ghetto e fotografò segretamente gli ebrei mentre venivano condotti a Umschlagplatz, l'area di detenzione dove le forze di occupazione tedesche li trattenevano prima della deportazione nel campo di concentramento di Treblinka. 

Alcune delle foto sono sfocate o con inquadrature non precise, il che indica che Grzywaczewski, che era un esperto fotografo, le stava scattando di nascosto.

Screenshot Video AP
Un'altra delle foto scoperte.Screenshot Video AP
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