Dalla danza ai musical: il Qatar apre le porte alle arti performative

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Tra le iniziative di Doha che hanno attirato l'interesse internazionale c'è il Festival in Motion, una rassegna dedicata a danza, musica e arti performative

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Tra le iniziative di Doha che hanno attirato l'interesse internazionale c'è una rassegna dedicata alla danza, alla musica e alle arti performative: il Festival in Motion. Il compositore Nico Muhly ha collaborato con il coreografo Benjamin Millepied per dare risalto a dieci luoghi del Qatar, tra cui il Museo Nazionale: nel cortile esterno un gruppo di ballerini ha messo in scena una performance intitolata "Anthem".

"Essenzialmente, se si guarda al modo in cui questo edificio è stato costruito, il Museo è una serie di gesti interconnessi, ed è fisicamente impossibile vederlo nell'insieme - dice il compositore Nico Muhly, co-curatore di Festival in Motion -. Devi sempre riformulare tutto mentre il tuo cervello lo sta elaborando. Dal punto di vista musicale, per me è stato davvero emozionante creare un senso di armonia che cambia continuamente o un senso di ritmo che è allo stesso tempo costante e imprevedibile. Così, la musica, la danza e l'edificio sono in una conversazione quasi costante".

Attingere a questa conversazione era qualcosa che Muhly e Millepied volevano fare con ogni spazio utilizzato. "All'inzio pensavamo che avremmo dovuto trovare tanti posti per le performance - dice Mulhy -. Poi abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico sfruttare l'architettura non solo di Doha, ma di tutto il Paese, le cose nuove e quelle vecchie che vivono fianco a fianco, e il potere che la danza e la musica hanno di trasformare uno spazio in tempo reale".

Muhly e Millepied lavorano insieme saltuariamente da 20 anni, ma questa è la loro collaborazione più ambiziosa. Dieci location, con almeno sei spettacoli al giorno, per tredici giorni. Compreso uno spettacolo sull'acqua: una performance di danza - creata da Celia Hollander - su barche dhow attraccate vicino al Museo delle Arti Islamiche.

"Ogni barca ha un suo brano che viene suonato, con uno o due ballerini a bordo - dice Mulhy -. In pratica, è una conversazione in otto parti. Non si riesce ad ascoltarle tutte in una volta. Se si sta in mezzo alla barche, si sentono solo quelle più vicine. Quindi, in un certo senso, costringe lo spettatore a una sorta di danza personale".

Queste performance si svolgono tutte in spazi che sono la quintessenza del Qatar, dalle tradizionali barche dhow al Museo d'Arte Islamica. Il Festival in Motion rende straordinari luoghi ordinari, offrendo una prospettiva nuova e unica su luoghi familiari di Doha.

Dj internazionali e musical di Bollywood

Durante i Mondiali di calcio i turisti si sono potuti godere numerosi spettacoli dal vivo. Lontano dal campo non sono mancati concerti e musical, per la gioia degli appassionati. I Black Eyed Peas hanno dato il via al mese di spettacoli esibendosi subito dopo il fischio finale della prima partita dei Mondiali.

Gli amanti dei club si sono ritrovati davanti a un ragno sputafuoco: una struttura da 50 tonnellate, già vista al festival di Glastonbury, che ha ospitato le esibizioni dell'Arcadia Music Festival, con dj internazionali.

"Lo Spider è realizzato con oltre il 90% di materiali riciclati - dice Bertie Cole, designer di Arcadia -. Gli occhi sono unità di postcombustione di jet militari. Le parti superiori provengono dalle fusoliere degli elicotteri. Le gambe da macchine per la scansione delle dogane del porto. Ci sono tanti materiali militari, ma in definitiva il suo scopo è quello di unire le persone".

La capacità di unire le persone attraverso la musica è il motivo per cui il dj olandese Ferry Corsten ama la sua professione. "Sport e spettacolo sono sempre andati di pari passo - dice Corsten -. La musica ti stimola. Che si tratti di hip hop, dance, Edm, rock o altro, la musica ha questo effetto ed è per questo che funziona così bene".

Il rapper marocchino-statunitense French Montana si è esibito sulla nuova isola Qetaifan. "Calcio e musica hanno la fortuna di essere le uniche due lingue che uniscono persone di tutto il mondo in uno spazio - dice Montana -. Quando mi esibisco vedo volti diversi, ma un unico amore".

Soprannominata "Isola del divertimento", a Qetaifan c'è qualcosa per tutte le età. "Il sogno del pescatore", lo spettacolo acrobatico sui canali del coreografo italiano Giuliano Peparini, esplora la ricca storia del Qatar: dai piccoli villaggi di pescatori di perle alla scoperta del petrolio e del gas.

I migliori calciatori del mondo non sono stati gli unici a mostrare il meglio del loro repertorio in Qatar. Lo stesso si può dire per gli attori del musical "Monsoon Wedding", adattamento del film indiano del 2001. Il musical ha richiesto più di dieci anni di lavoro e dà nuova vita al film di Mira Nair, premiato con il Leone d'Oro a Venezia.

"È un ritratto realisitco di un matrimonio indiano, di quello che succede in queste occasioni - dice Nair -. Ci sono risate, c'è gioia, ci sono segreti che vengono svelati, ci sono drammi di ogni tipo. È un'esplorazione dell'amore e della leggera follia di una famiglia indiana che si riunisce per un matrimonio.

Per realizzare il musical il lightning designer Bradley King ha usato attrezzature provenienti da New York, Dubai e altri parti del mondo. "Mettere insieme lo spettacolo è un processo lungo e laborioso - dice King -. Molte persone ci hanno messo l'anima. So che Mira ha lavorato a questo progetto fin dall'uscita del film.

L'attore Namit Das ricorda di aver visto il film in una piccola sala di Delhi. Oggi, due decenni dopo, fa parte del cast dell'adattamento teatrale. "La storia racconta che gli esseri umani non cambiano - dice Das -. Perché la struttura della famiglia essenzialmente non cambia, in qualsiasi parte del mondo. Ed è per questo che ovunque andiamo il pubblico si immedesima e si crea un legame emotivo".

Il potere della danza

La danza può avere un impatto positivo sulla nostra salute fisica, mentale e anche sulla nostra vita sociale. Ma fino a poco tempo fa, in Qatar, quello della danza era un circolo ristretto e a porte chiuse. Fiorella Otero era determinata a cambiare questa situazione. Nel 2018 ha lanciato Brava Studio, che offre corsi di danza e arti aeree. E sta avendo un impatto enorme.

"Mi sono trasferita in Qatar 12 anni fa, e ogni volta che vado in un nuovo Paese, quello che faccio di solito è cercare un posto dove prendere lezioni di danza - dice Otero -. Mi sono resa conto che non c'era molta varietà nei tipi di danza offerti, soprattutto per gli adolescenti e gli adulti. Così ho pensato: "Perché devo andare fuori dal Qatar per prendere lezioni di danza? Perché non posso farlo qui?". Ecco come è nata l'idea dello studio Brava".

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Dopo avere curato le coreografie per i video musicali ufficiali del Mondiale, Fiorella Otero ha supervisionato le prove generali dei suoi studenti prima dello spettacolo di fine corso. "Seguo diversi corsi - dice Reyana, una delle allieve della scuola -. Sento che la danza è una fuga dalla realtà. Quando non mi sento bene, ascolto la musica e mi butto. Oppure quando ho una brutta giornata, il pensiero della danza mi dà una bella sensazione. Quindi, la definirei una fuga".

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