Lodi sperticate e consigli: il capo delle spietate milizie Wagner, impegnate nei combattimenti in Ucraina, motiva i combattenti e dispensa consigli per ottenere riconoscimento e rispetto
L'oligarca russo Yevgeny Prigozhin stringe la mano agli ex prigionieri, rilasciati dopo sei mesi di combattimenti e si congratula con ciascuno di loro dopo averli arruolati recuperandoli tra le pieghe piú degradate del sistema penitenziario russo per combattere in Ucraina. E li congeda come come eroi.
Prigozhin , nel suo discorso motivazionale, ricorda che molti combattenti Wagner sono morti e invita la società russa a trattarli con rispetto poi si rivolge alle nuove reclute e dispensa consigli.
"Non bevete troppo, non fate uso di droghe, non violentate le donne, non mettetevi nei guai. La polizia deve trattarvi con rispetto".
Chi sono i mercenari del gruppo Wagner
Conosciuti e temuti come soggetti spietati e brutali già attivi sul fronte siriano e del Mali, i mercenari di Wagner hanno trovato in Ucraina un osso duro. Lo riconosce lo stesso Prigozhin che ammette gli ostacoli trovati in luoghi come Bakhmut, dove "ogni casa è una fortezza".