Dietro le quinte di Wagner, la milizia degli spietati mercenari russi

La riunione motivazionale della milizia Wagner
La riunione motivazionale della milizia Wagner Diritti d'autore Dmitri Lovetsky/AP
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Di Euronews
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Lodi sperticate e consigli: il capo delle spietate milizie Wagner, impegnate nei combattimenti in Ucraina, motiva i combattenti e dispensa consigli per ottenere riconoscimento e rispetto

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 L'oligarca russo Yevgeny Prigozhin stringe la mano agli ex prigionieri, rilasciati dopo sei mesi di combattimenti e si congratula con ciascuno di loro dopo averli arruolati recuperandoli tra le pieghe piú degradate del sistema penitenziario russo per combattere in Ucraina. E li congeda come come eroi.

"Avete lavorato fino alla fine del vostro contratto. Avete lavorato con onore, con dignità. Vi siete distinti. Lo avete rispettato come pochi altri".
Yevgeny Prigozhin
Capo della milizia Wagner

Prigozhin , nel suo discorso motivazionale, ricorda che molti combattenti Wagner sono morti e invita la società russa a trattarli con rispetto poi si rivolge alle nuove reclute e dispensa consigli. 

 "Non bevete troppo, non fate uso di droghe, non violentate le donne, non mettetevi nei guai. La polizia deve trattarvi con rispetto".

Chi sono i mercenari del gruppo Wagner

Conosciuti e temuti come soggetti spietati e brutali già attivi sul fronte siriano e del Mali, i mercenari di Wagner hanno trovato in Ucraina un osso duro. Lo riconosce lo stesso Prigozhin che ammette gli ostacoli trovati  in luoghi come Bakhmut, dove "ogni casa è una fortezza".

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