Il diritto all'aborto nella Costituzione francese. Sì dell'Assemblea Nazionale a un testo della sinistra. Il futuro è però in salita: per evitare un referendum che assumerebbe la valenza di voto sulla presidenza Macron, probabile una contro-proposta governativa
Il diritto all'aborto a un passo dall'entrare nella costituzione francese. Avanzata dalla sinistra, la proposta è stata approvata all'Assemblea Nazionale con 337 sì e 32 no. Divisi al voto, parte del centro-destra dei Republicains e la destra del Rassemblement National non si sono uniti agli applausi in aula. Favorevole tuttavia la leader Marine LePen.
Il testo frutto di un compromesso: scompare il riferimento alla contraccezione
Consistente nella sola frase "la legge garantisce l'effettività e l'accesso a tutti al diritto all'interruzione volontaria di gravidanza", il testo adottato è frutto di lunghe ore di dibattiti e della riscrittura di una proposta, che inizialmente menzionava anche la contraccezione. Parte delle forze politiche temeva però che la formulazione originaria della proposta schiudesse le porte a un ricorso incondizionato all'aborto.
"Vittoria storica che eviterà un regresso dei diritti delle donne"
Mathilde Panot, autrice della proposta per il partito La France Insoumise, ha parlato di "vittoria storica" volta ad allontanare il rischio di "una regressione dei diritti delle donne, come di recente accaduto negli Stati Uniti" e dedicato questo risultato "alle donne americane, polacche e ungheresi".
Strada in salita per il futuro del progetto: il governo teme la prova del referendum
A complicare il futuro della proposta di modifica costituzionale è però l'iter previsto dalla carta fondamentale francese. Qualora il testo fosse approvato anche al Senato, essendo la proposta di iniziativa parlamentare dovrebbe essere confermata da un referendum, che potrebbe assumere la valenza politica di test per il presidente Macron. Al fine di aggirare un simile rischio, è probabile che il governo avanzi una sua proposta alternativa che, promanando dall'esecutivo, non necessiterebbe dell'avallo di un voto popolare.