79 anni fa il rastrellamento nazista del ghetto ebraico a Roma

79 anni fa, quel 16 ottobre del ’43, era sabato, Shabbat: il giorno di riposo per gli ebrei. Più facile per i nazisti del comandante della Gestapo a Roma, Herbert Kappler, sorprenderli nelle loro case, grazie agli indirizzi forniti dall’Ufficio fascista Demografia e Razza.
L'Italia ricorda la sua pagina più buia: il rastrellamento del Ghetto di Roma.
1259 persone fra uomini, donne e bambini furono prelevati dalle loro abitazioni, ammassati nei camion e deportati alla volta di Auschwitz.
1066 furono condotti nelle camere a gas appena arrivati al campo dell'orrore perché ritenuti inabili al lavoro.
Solo 16 sopravvissero allo sterminio e tornarono in patria. Fra loro, neanche uno degli oltre 200 bambini. A ricordare quella ferita c'è una lapide commemorativa al Tempio Maggiore.
Da destra a sinistra la memoria della tragedia è corale: "una giornata tragica, buia e insanabile" hanno rimarcato i leader politici, sottolineando la necessità di mantenere vivo il ricordo per contrastare qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo.