La Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti del 6 gennaio 2021 convoca Donald Trump, per chiarimenti su alcune registrazioni e testimonianze che proverebbero gli insistenti tentativi di ribaltare il risultato elettorale del 2020
La Commissione parlamentare d'inchiesta sull'assalto al Campidoglio ha citato in giudizio l'ex presidente americano Donald Trump, per chiedergli conto di alcune registrazioni e testimonianze che secondo l'accusa dimostrerebbero i suoi tentativi insistenti di ribaltare il risultato delle elezioni del novembre 2020.
La Commissione ha votato all'unanimità, con un voto bipartisan di tutti i nove membri (sette democratici e due repubblicani), per sentire la versione del principale interessato.
Trump dovrà fornire documenti e una testimonianza sotto giuramento del suo ruolo nell'attacco.
"Donald Trump è la persona al centro della storia di ciò che è accaduto il 6 gennaio. Quindi vogliamo sentirlo", ha detto Bennie Thompson, il presidente della Commissione, durante un'udienza pubblica.
Cosa accadde
Quel giorno, il 6 gennaio 2021, i sostenitori di Trump presero d'assedio la sede del Congresso americano nel tentativo di impedire la certificazione della la vittoria del suo rivale democratico, Joe Biden.
Trump continua a sostenere, contro ogni evidenza, che quelle elezioni gli sono state "rubate".
Secondo la Commissione, Trump aveva pianificato "con largo anticipo" di dichiararsi vincitore delle elezioni del 2020, anche prima che i risultati fossero noti.
Una brutta giornata per Trump
Altro rovescio per Donald Trump, stavolta nell'inchiesta sulle carte classificate sequestrate dall'Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago: la Corte Suprema, dove c'e' una maggioranza conservatrice che ha contribuito a cementare con tre nomine, ha respinto una sua richiesta d'urgenza per ribaltare una decisione di una Corte d'Appello e consentire ad uno special master (un esperto legale terzo) di esaminare i 100 documenti top secret in mano al "Bureau".
Euronews racconta
Servizio del 7.1.2021