La decisione, "a tempo indeterminato", giustificata con "problemi tecnici e di manutenzione" aggravati dalle sanzioni contro Mosca
Nonostante in giornata si fossero diffuse aspettative di una ripresa delle forniture di gas russo alla Germania, attraverso la parziale riapertura del gasdotto Nord Stream, Gazprom ha annunciato che "il trasporto di gas" è stato "completamente fermato". Il gigante energetico russo non ha dato indicazioni sulla durata della chiusura, limitandosi a dire che i flussi di gas non potranno partire fino a quando i problemi "non saranno eliminati".
In precedenza il Cremlino aveva affermato che il funzionamento del gasdotto che alimenta l'Europa era impedito per la penuria di pezzi di ricambio determinata dalle sanzioni contro Mosca. In particolare le sanzioni avrebbero reso impossibile il rientro dal Canada, dove era stata inviata per riparazioni, di una turbina fabbricata dalla tedesca Siemens.
Secondo gli esperti se il flusso di gas russo venisse completamente meno, nella imminente stagione invernale molti paesi europei potrebbero dover ricorrere ai razionamenti nella distribuzione di gas. Intervistato dall'Ansa Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, si dice convinto che "se la Russia chiude, entro gennaio in Europa dovremo cominciare i razionamenti. Non è detto che il Cremlino lo faccia, sarebbe un danno anche per il suo paese. Ma il rischio è reale".