L'attuale condanna si aggiunge a quella a 17 anni per varie accuse, per la quale si dichiara non colpevole
Aung San Suu Kyi è stata condannata a tre anni di reclusione e lavori forzati da un tribunale della giunta militare per frode elettorale.
La leader della Lega Nacional per la Democrazia (LND), Nobel per la Pace nel 1991 e figura di spicco internazionale, è stata arrestata all'indomani del golpe militare nel novembre del 2020.
L'attuale condanna si aggiunge a quella a 17 anni per varie accuse, per la quale si dichiara non colpevole.
Alle elezioni del 2020, il suo partito aveva ottenuto un’ampia vittoria contro il partito per la solidarietà e lo sviluppo dell’Unione (USDP), sostenuto dai militari.
Subito dopo il colpo di Stato, l’Esercito birmano ha instaurato una dittatura militare, limitato libertà e preso il controllo del sistema giudiziario.
Aung San Suu Kyiha ricevuto in passato svariate condanne, definite dai più politicamente motivate: ora rischia decenni di carcere alla fine del lungo processo che la comunità internazionale bolla, appunto, come politico.
Secondo fonti dell'Esercito birmano, sono state scoperte oltre 11 milioni di irregolarità durante le elezioni legislative del 2020, vinte a stragrande maggioranza dalla Lega nazionale per la democrazia, mentre gli osservatori internazionali hanno definito "libero ed equo" lo scrutinio.