Acqua, fango, detriti, morte e distruzione. Si presenta così un terzo del Pakistan, sommerso dalle inondazioni record provocate dalle piogge monsoniche che da metà giugno hanno investito 33 milioni di persone, causando almeno 1.136 morti, secondo l'ultimo bilancio, di cui 75 nelle ultime 24 ore
Le piogge monsoniche e le inondazioni hanno danneggiato oltre un milione di case in Pakistan. Lo rende noto la National Disaster Management Authority (Ndma), precisando che il Sindh meridionale è la provincia più colpita con quasi 900 mila case distrutte, allagate o inagibili, seguita dal Belucistan. Le piogge e le pesanti inondazioni hanno danneggiato tutte le infrastrutture, strade e ponti delle zone più colpite.
Catastrofe apocalittica
Secondo Sherry Rehman, Ministra pachistana del Clima "In questo momento un terzo del Pakistan è allagato con 33 milioni di persone che vengono colpite [...] Si tratta di un enorme disastro umanitario che definirei apocalittico".
Un terzo del Pakistan sotto l'acqua
Acqua, fango, detriti, morte e distruzione. Si presenta così un terzo del Pakistan, sommerso dalle inondazioni record che da metà giugno hanno investito 33 milioni di persone, causandoalmeno 1.136 morti, secondo l'ultimo bilancio. Le piogge che si sono riversate sul Paese asiatico negli ultimi giorni sono "senza precedenti negli ultimi 30 anni", ha lamentato il premier Shehbaz Sharif. Le inondazioni sono "come un oceano, c'è acqua dappertutto", ha aggiunto il capo del governo nel corso di una visita alle regioni settentrionali duramente colpite dalle precipitazioni, dove proseguono le operazioni di soccorso. Funzionari hanno riferito che sono milioni le persone in attesa di cibo, acqua potabile e riparo. Le difficoltà sono anche legate anche al fatto che non è facile raggiungere le comunità più colpite e le regioni montuose isolate del Khyber Pakhtunkha. Il governo di Islamabad ha fatto appello ai paesi amici, ai donatori e alle istituzioni finanziarie internazionali per far fronte a questa calamità, mentre dal Fondo monetario internazionale è arrivato il via libera ad un massiccio programma di prestiti. Le squadre di soccorso sono al lavoro in diverse parti del Paese ma resta la grave criticità della distribuzione degli alimenti.