Nancy Pelosi sta andando a Taiwan? Pechino: "È pericoloso"

Nancy Pelosi lascia Kuala Lumpur, Malesia
Nancy Pelosi lascia Kuala Lumpur, Malesia Diritti d'autore NAZRI RAPAAI/AFP or licensors
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Di Euronews Agenzie:  ANSA
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L'aereo della speaker della camera dovrebbe atterrare a breve, qualora la sua destinazione fosse veramente Taipei

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Il mistero sta per essere svelato: Nancy Pelosi sta arrivando veramente a Taiwan oppure no? La speaker della Camera statunitense, occupata in un viaggio ufficiale in Asia, ha lasciato la Malesia questo martedì per una destinazione non confermata. 

Taiwan nel frattempo ha rafforzato le misure di sicurezza, a causa di un allarme bomba (tre ordigni esplosivi, per la precisione) all'aeroporto internazionale di Taoyuan. Qualora la dem si stesse recando sull'isola, però, atterrerebbe in un altro scalo, quello di Songshan. 

La Cina ha già fatto sapere che se si trattasse davvero dell'isola "ribelle", la risposta sarebbe immediata. "Abbiamo ripetutamente e inequivocabilmente espresso alla parte statunitense la nostra forte opposizione alla potenziale visita di Nancy Pelosi a Taiwan", ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying. "Ci auguriamo che i funzionari statunitensi abbiano ben chiara l'importanza e la delicatezza della questione e la sua pericolosità".

La sottile linea rossa

Dalle parole, ai fatti. L'esercito popolare di liberazione cinese ha diffuso nelle scorse ore un video per dimostrare che l’80esima armata si sta preparando a combattere per difendersi.

Per le strade di Pechino, intanto i residenti non vedono di buon occhio la possibile visita di Nancy Pelosi. "Dovremmo inviare un forte avvertimento. Se non funzionasse, potremmo usare le forze per prendere Taiwan, perché questo è importante per la grande causa della riunificazione nazionale", dice un uomo. "Gli Stati Uniti continuano a intromettersi negli affari degli altri. Spero che nessuno interferisca nella nostra riunificazione nazionale. Ci occuperemo dei nostri affari", commenta una pechinese.

La Cina vede l'isola come parte del proprio territorio da riunificare, se necessario anche con la forza. Taipei, dal canto suo si dice pronta a difendersi da un eventuale attacco di Pechino. "Stiamo preparando meticolosamente vari piani e truppe adeguate saranno inviate per rispondere in linea con i regolamenti di risposta alle situazioni di emergenza e alla minaccia posta dal nemico", ha fatto sapere il Ministero della Difesa di Taiwan in un comunicato.

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