Il reportage del nostro corrispondente dai sobborghi collinari della capitale greca, dove decine di case sono finite in cenere
Elicotteri antincendio e canadair continuano a sganciare acqua sulle colline a nord di Atene: nonostante la maggior parte delle fiamme sia ormai domata, il rischio di una recrudescenza resta alto.
Da martedì, un vasto incendio ha invaso i sobborghi collinari fuori dalla capitale greca. Al momento, secondo le autorità locali, non c'è alcun fronte attivo: ma centinaia di vigili, assistiti da 19 velivoli, sono rimasti intorno al monte Penteli, a 25 chilometri a nord-est di Atene, per prevenire ulteriori fiammate.
Almeno dieci case sono andate distrutte nella giornata di mercoledì: tra queste quella di Sisy Zaharopoulou, costretta a fuggire mentre l'abitazione era ancora in fiamme. Al suo ritorno, solo pareti annerite, mobili bruciati e apparecchi elettrici danneggiati.
Sotto shock
"La casa ora mi sembra così vuota, così piccola" racconta Zaharopoulou a Euronews. "Poche ore fa era il mio rifugio e ora vedo solo macerie. Non mi sono resa conto di quello che è successo: sono ancora sotto shock, sono emotivamente congelata, non riesco a gestire la situazione. Cerco di prenderla con spirito, credo sia l'unico modo per non impazzire".
Poche centinaia di metri più avanti, nello stesso quartiere, vive la famiglia di Antonis Zacharis: seguendo gli ordini della polizia, hanno evacuato la zona ma l'anziano capofamiglia, disperato, ha chiesto al 30enne Antonis di seguirlo. Disobbedendo alle autorità, sono tornati indietro, riuscendo a salvare la loro casa.
Ma combattere l'incendio non è stato facile. Il giardino è andato distrutto, le galline sono arse vive e anche un'auto di famiglia è carbonizzata.
"Camminavamo tra incendi, esplosioni ovunque, era il chaos" ricorda Antonis. "Abbiamo parcheggiato l'auto e ho dovuto sfondare la porta automatica perché non avevamo elettricità. Accanto a noi le fiamme crescevano. Ma alla fine siamo riusciti a salvare la nostra casa ed è questa è la cosa più importante".
Evacuazioni e disperazione
Nove insediamenti sono stati evacuati, inclusi un ospedale e l'Osservatorio astronimico nazionale. La polizia ha ordinato a 600 persone di lasciare le proprie case, aiutandole a uscire dalle aree colpite.
Dopo aver visto la sua casa andare in fiamme, un uomo di 80 si sarebbe tolto la vita. Gli agenti avrebbero trovato una pistola accanto al suo corpo. Una quarantina, inoltre, i ricoverati per intossicazioni da fumo o lievi ustioni