(ANSA) – MILANO, 19 LUG – Ha versato un risarcimento e così
il reato si è estinto per “intervenuta riparazione del danno”
prima dell’inizio del dibattimento. Si è chiuso così il processo
milanese, davanti al giudice della decima penale, per
diffamazione a carico dell’attrice e conduttrice televisiva e
radiofonica Elena Di Cioccio, che era accusata di aver offeso la
reputazione dell’ex portiere dell’Inter e della Nazionale Walter
Zenga per un post da lei pubblicato sul suo profilo Twitter il
29 gennaio del 2021.
“Zenga padre parla come un 16enne bullo a suo figlio che è
diventato adulto”, scriveva l’attrice, alla quale veniva
contestato dal pm Maria Cardellicchio di aver diffamato l’ex
portiere anche per averlo definito, dopo un altro insulto,
“inutile” e “padre dall’ego ipertrofico”. E ancora sempre sulla
pagina seguita da 26mila persone aveva scritto: “ Fai schifo
come uomo e come padre. Vergognati. Sei una mer..”.
“Abbiamo ritenuto soddisfacente la condotta riparatoria, pur
senza ritirare la querela – ha spiegato l’avvocato Davide
Steccanella, legale di parte civile dell’ex numero uno della
Nazionale – non tanto per la somma versata, in quanto Zenga non
ha agito per i soldi ma per denunciare un uso distorto dei
social, ma perché abbiamo preso atto che la signora Di Cioccio
ha pubblicamente esortato sullo stesso social, dove in
precedenza lo aveva gravemente quanto gratuitamente offeso come
padre e come uomo, a usare questo pericoloso strumento in modo
più responsabile e serio”. (ANSA).
'Offese a Zenga', Di Ciocco risarcisce e processo si chiude

La conduttrice era imputata per un messaggio su Twitter
Di ANSA
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