Il danno economico per gli agricoltori è enorme. Diverse zone, costrette a ricevere l'acqua con le cisterne, già senz'acqua nelle ore notturne
La peggiore siccità italiana degli ultimi 70 anni sta avendo un impatto in diverse regioni del paese.
Il dipartimento della protezione civile italiana non ha escluso il razionamento dell'acqua durante il giorno, mentre in alcune aree sono già state imposte restrizioni e molte città devono far arrivare l'acqua con i camion. Spesso la distribuzione è completamente interrotta di notte.
Gli agricoltori sono ovviamente in difficoltà. Paralizzata la produzione di riso e mais intorno al fiume Po, e la confagricoltori del Paese stima che la mancanza di precipitazioni quest'anno costerà oltre 3 miliardi di euro.
Anche il bestiame è una preoccupazione costosa. "Abbiamo un sistema di ventilazione per le mucche per aiutarle a far fronte meglio al caldo" spiega Ettore Ferrarini, allevatore di vacche da latte. "Questo impianto costa 65.000 euro. Poi ci sono i costi dell'energia elettrica. I ventilatori funzionano 24 ore su 24, non si fermano nemmeno di notte".
Il problema è stato esacerbato dalla drammatica diminuzione delle precipitazioni nevose registra lo scorso inverno, soprattutto nelle Alpi meridionali, che ha contribuito a un minore scioglimento della neve che scorre nei fiumi, una conseguenza dei cambiamenti climatici causati dall'uomo, affermano gli scienziati