La Francia rimpatria bambini e donne dai campi di prigionieri Siria

Sedici donne e trentacinque minori sono stati rimpatriati in Francia dai campi di prigionionia siriani dove hanno vissuto per anni dopo alla caduta dello Stato Islamico. La decisione è arrivata in seguito agli appelli delle Forze Democratiche siriane, per cui sta diventando sempre più complicato gestire le rivolte dei prigionieri scoppiate in alcuni campi a causa delle precarie condizioni di vita e in particolare in quello di Al-Hol, dove risiedono 73 mila persone.
Le stesse Nazioni Unite hanno sottolineati i rischi che corrono i bambini per la loro vita. Sarebbero dodici i minori morti di stenti nel campo di Al Hol. I governi dei Paesi occidentali, e quello francese tra tutti, hanno spesso tergiversato sul rimpatrio delle famiglie che si erano unite allo Stato Islamico.
"È una prima vittoria, un vero e proprio diretrofront del governo francese, per la prima volta dopo tre anni delle donne sono state rimpatriate con i loro bambini", ha affermato il presdiente del Collettivo per le Famiglie Unite Albert Daguet, che si fa promotore della questione dei rimpatri. "Continueremo a lavorare perché solo un quinto delle donne e dei bambini sono rientrati in Francia", ha aggiunto Daguet.
Dopo la caduta dell'Isis il Collettivo ha contato 80 donne e 200 bambini residenti nei centri che devono essere rimpatriati. Il governo fornirà assistenza medica e psicologica ai bambini riportati in Francia. Le donne saranno sottoposte a procedimenti giudiziari.