A Madrid la Nato incassa il Baltico mentre Mosca salda i suoi interessi con Pechino

La Nato è ormai avviata a reclutare anche le candidate Finlandia e Svezia, timorose del potente vicino russo. Al vertice NATO di Madrid questo scenario di allargamento baltico dell'alleanza è ormai dato per scontato dopo il nulla osta dato dalla Turchia che ha negoziato un memorandum d'intese con Stoccolma ed Helsinki. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha ribadito il totale appoggio alla resistenza ucraina ed ha elogiato l'accordo fra i paesi scandinavi e la Turchia. Fedele alla sua permanente tournée in video-conferenza il premier ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito le necessità del suo paese di proseguire la guerra evocando gli ormai 126 giorni di invasione.
La Nato al fianco dell'Ucraina
Ma intanto se La Nato imbarca Svezia e Finlandia le intese anche commerciali fra Russia, India e Cina sono sempre più efficaci e il concetto strategico della NATO dovrà reggere un impatto ragguardevole delle maggiori potenze asiatiche. Il Dragone cinese soprattutto è il vero spauracchio per gli Usa.
Tenere a bada Mosca per affrontare Pechino
Non a caso il presidente statunitense Joe Biden cerca di convincere i suoi alleati che opporsi a Mosca e affrontare Pechino sono obiettivi complementari, non opposti. Un parere condiviso dal premier australiano Anthony Albanese, per il quale l'"invasione russa" dimostra la necessità che i "paesi democratici" "difendano insieme i propri valori" mentre la Cina si afferma come "un partner in più" indispensabile per la Russia.
Queste sfide irritano Pechino. "Negli ultimi anni, la NATO ha spinto ad ampliare il suo campo di applicazione. La comunità internazionale deve rimanere vigile e opporsi fermamente", ha affermato mercoledì il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian. "Promuovere una mentalità da guerra fredda e incitare al confronto tra i blocchi è impopolare e destinato al fallimento", ha aggiunto.
Le manovre italiane
"Noi abbiamo assunto il comando Nato in Bulgaria e aiutiamo anche la Romania. E ci sono pattugliamenti aerei dei Baltici da vari mesi. Le forze in Bulgaria e Romania sono 2.000, ce ne sono 8.000 di stanza in Italia pronte se necessario". Lo ha detto il premier italiano Mario Draghi parlando del ruolo dell'Italia nel piano NATO di rafforzamento del fianco orientale. In Polonia, gli Usa sposteranno in modo permanente il quartier generale del comando del V Corps, il quartier generale di una guarnigione dell'esercito e un battaglione per il supporto sul campo. Si tratta, sottolinea il Pentagono, delle prime forze statunitensi permanenti sul fianco orientale dell'Alleanza Atlantica.