Lituania-Russia, lite sul transito merci verso Kaliningrad: "Sono le sanzioni che funzionano"

L'enclave russa Kaliningrad nel mezzo della lite tra Russia a Lituania.
La diplomazia russa ha denunciato l'introduzione di restrizioni "ostili" al transito ferroviario attraverso la Lituania in direzione di Kaliningrad, minacciando "ritorsioni" se non saranno revocate.
Mosca ha dichiarato che Vilnius ha introdotto, nel fine settimana, restrizioni al transito di merci colpite dalle sanzioni dell'Ue, adottate in seguito all'invasione della Russia in Ucraina.
Kaliningrad "incastrata"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che la decisione della Lituania di vietare il transito di merci verso la regione russa di Kaliningrad - che si trova "incastrata" tra il territorio lituano e quello polacco - è senza precedenti e illegale.
Kaliningrad, ex porto di Königsberg, capitale della Prussia orientale, è stata conquistata dall'Armata Rossa alla Germania nazista nell'aprile 1945 e ceduta all'Unione Sovietica dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino:
"La decisione della Lituania è davvero senza precedenti. Viola ogni possibile regola. Sappiamo che deriva dalla decisione dell'Unione europea di estendere le sanzioni al transito delle merci. Riteniamo che sia illegale. La situazione è più che grave e richiede un'analisi molto approfondita, che faremo nei prossimi giorni".
Le autorità di Vilnius hanno vietato il transito delle merci russe sanzionate dall'Unione europea sul proprio territorio, che comprende l'unica tratta ferroviaria tra la Russia continentale e l'enclave di Kaliningrad, sul Mar Baltico.
La lista delle merci vietate include carbone, metalli, prodotti petroliferi, materiali da costruzione e tecnologie avanzate.
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"Le sanzioni hanno iniziato a funzionare"**
Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis (40 anni):
"Non è la Lituania ad aver fatto qualcosa: sono le sanzioni europee che hanno iniziato a funzionare dal 17 giugno. E l'industria sta imponendo le sanzioni. A questo punto, le ferrovie hanno informato i loro clienti che dal 17 giugno le merci sanzionate, l'acciaio e i prodotti derivati dal petrolio non possono più transitare in Lituania".
Il ministro lituano Landsbergis ha precisato: "Il blocco è stato deciso insieme alla Commissione europea e secondo le linee guida della Commissione europea. Non tutti i beni sono colpiti dalle sanzioni, solo circa il 50% è sulla nostra lista nera di transito",
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha dichiarato che la Russia non ha alcun diritto di minacciare la Lituania. E che "Mosca deve incolpare solo se stessa per le conseguenze dell'invasione immotivata e ingiustificata dell'Ucraina", ha dichiarato Kuleba.