Zelensky: "Situazione difficile a Severodonetsk"

Mentre a Kiev si tornano a sentire esplosioni notturne, come denuncia il sindaco, sul fronte orientale dell'Ucraina continuano i combattimenti.
In località come Soledar, cittadina di diecimila abitanti nell'oblast di Donetsk, l'artiglieria russa ha piegato la resistenza ucraina, ma ha lasciato solo rovine.
A Severodonetsk, dopo aspri combattimenti finiti con l'ingresso delle truppe di Mosca nel centro urbano, gli ucraini hanno perso il controllo della città, ora divisa in due settori. Le forze di Kiev cercheranno di ristabilire la loro autorità sul territorio, secondo il sindaco, citato dalle agenzie di stampa.
Con migliaia di civili in fuga da città come Sloviansk, dove i russi si apprestano a penetrare le difese, il quadro di una generale avanzata delle forze occupanti viene riconosciuta dallo stesso presidente Zelensky:
"La situazione a Severodonetsk rimane estremamente difficile. È difficile anche a Lysychansk, Marinka, Kurakhovo e in altre città e comunità del Donbass. Attacchi aerei costanti, colpi di artiglieria e razzi".
Intanto, si richiude lo spiraglio intravisto ieri per lo sblocco delle esportazioni di grano. Il sindaco di Odessa ha escluso lo sminamento del porto se non arrivano prima precise garanzie internazionali.
Gennadi Truchanov, sindaco di Odessa: "Prima di poter riaprire l'accesso al porto e alla costa, i partner occidentali debbono garantire sicurezza. Se smantelliamo le mine, rinunciamo alle linee di difesa verso il mare".
Infine le truppe russe hanno lanciato quattro missili contro un aeroporto civile nella regione di Kharkiv, distruggendo o danneggiando le infrastrutture ed alcuni aerei civili secondo fonti di stampa ucraine che citano la procura regionale.