Il Rapporto globale annuale Onu-Ue sulle crisi alimentari. La guerra in Ucraina avrà pesanti ripercussioni sui paesi in crisi alimentare
Nel 2021 quasi 193 milioni di persone, in 53 paesi o territori, sono state in condizioni di insicurezza alimentare acuta. È quanto emerge dal Rapporto globale annuale di Nazioni Unite, Unione europea, agenzie governative e non governative diffuso oggi.
Un incremento che conferma una tendenza allarmante: l'insicurezza alimentare acuta è aumentata negli ultimi sei anni, come spiega Luca Russo, senior analyst Fao: "È un numero record, significa 40 milioni di persone in più rispetto allo scorso anno. Se si analizza il dato nel lungo termine, è due volte la cifra di sei anni fa".
I principali paesi colpiti sono quelli teatro di guerre prolungate: l'Afghanistan, la Repubblica Democratica del Congo, l'Etiopia, la Nigeria, il Sud Sudan, la Siria e lo Yemen.
Tra le cause della fame nel Corno d’Africa c'è la peggiore siccità degli ultimi decenni, come spiega un agricoltore somalo: "Non c'è stata coltivazione a causa della siccità che ha devastato il nostro bestiame, comprese capre, cammelli e mucche. Le persone stanno affrontando la peggiore crisi umanitaria. Non c'è acqua nel f iume bisogna far fronte alla grave carenza d'acqua".
La guerra continua a essere la principale causa della fame nel mondo, seguita da choc economici, come in Pakistan e a Haiti, e cambiamenti climatici. Nel 2021, le condizioni meteorologiche estreme sono state il principale fattore di insicurezza alimentare acuta per oltre 23 milioni di persone in otto Stati africani.
"L’agricoltura - spiega Russo - è un settore che in passato è stato penalizzato in termini di investimenti. Solo l'8 per cento dell’assistenza umanitaria va al settore agricolo. Ed è chiaro che questa tendenza deve davvero cambiare".
Si prevede che la guerra in Ucraina avrà pesanti conseguenze a livello locale e globale, poiché molti paesi in crisi alimentare fanno affidamento su Ucraina e Russia per le forniture alimentari di base, in particolare per il grano, ma anche per i fertilizzanti.