Non si fermano i bombardamenti russi in Ucraina. Il sindaco di Mariupol lancia un appello alla comunità internazionale
L'aviazione russa colpisce a tappeto nel tentativo di tenere le posizioni a Kharkiv e nella regione di Donetsk, dove vengono presi di mira depositi d'armi e carburante, oltre che le infrastrutture. Combattimenti ed esplosioni si sono registrate vicino alla stazine di Lyman nell'oblast di Donetsk.
A Mariupol, l'Aleppo europea come l'ha definita Josep Borrell, l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, si cerca di evacuare i civili dall'acciaieria di Azovstal, assediata dalle truppe russe.
Mariupol, parla il sindaco
Il sindaco Vadym Boichenko teme per i circa 600 feriti che si troverebbero nell'ospedale da campo all'interno dell'impianto: "La gente è da più di 60 giorni in condizioni critiche, e implora salvezza. Ecco perché, oggi, tutti noi stiamo pregando la comunità internazionale di aiutarci a salvare la vita della popolazione locale".
Boichenko sostiene anche che la gente, che ha trovato rifugio nell'acciaieria, sta finendo il cibo, l'acqua e le medicine.
Il primo cittadino ha descritto la situazione come "l'inferno in terra".
L'impianto Azovstal, di epoca sovietica, ha una vasta rete sotterranea di bunker in grado di resistere agli attacchi aerei, ed è l'ultima posizione tenuta dai combattenti ucraini. Con loro anche numerosi civili.
Il sindaco dice di sperare che un cessate il fuoco permetta a coloro che si trovano all'interno di uscire in sicurezza.
Medaglie ai combattenti
Per rendere omaggio alla resistenza ucraina, a Kiev il presidente Volodymyr Zelensky ha consegnato le medaglie di ''Eroe dell'Ucraina'' ai militari e parenti dei caduti in azione.
E ha negato la possibilità di una resa: "Combatteremo gli occupanti finché non libereremo la nostra terra e il nostro popolo - ha detto Zelensky - finché non risponderemo di ogni morte e di tutte le devastazioni che gli occupanti hanno portato nelle nostre case e nel nostro Paese".
Intanto, Mosca ha pubblicato un video che mostra un uomo ferito che si è arreso alle truppe russe nella regione di Mykolaiv: il combattente, che ha detto di chiamarsi Andrew Hill, è un cittadino britannico, originario di Plymouth.