Cresce il numero degli anziani sfollati in Ucraina. Secondo l'ong Handicap International, nella regione di Dnipro sono circa 13mila
Non c'è epica della guerra, gli anziani ne sono testimoni. Nessuna ragione sensata: chi è al tramonto della vita se ne rende conto.
I vecchi, in Ucraina, sono le vittime dimenticate del conflitto. A Dnipro, alcuni rifugi cercano di accogliere gli anziani vulnerabili
Ioulia Nokolaievna Panfiorova ha 83 anni ed è una sfollata interna: "Se avessi avuto un parente stretto che viveva con me, sarei rimasta - dice -ma ero sola nel mio appartamento e per me era molto difficile. Ecco perché ho dovuto andarmene".
Zoia Taran, che di anni ne ha 85 anni, ha solo suo figlio che si prende cura di lei.
Inizialmente aveva esitato ad andarsene, ma alla fine ha deciso che era giunto il momento: "Con chi poteva lasciarmi? Tutti erano partiti, tutti i miei vicini. Anche la mia vicina di 93 anni è partita. È andata via con sua figlia. Allora ci ho pensato anch'io e ho deciso di partire. Ho deciso di andarmene per salvare mio figlio".
Gli anziani sono spesso soli, molto fragili, soprattutto in tempo di guerra, dice Federico Dessì, il direttore per l'Ucraina della Ong Handicap International, organizzazione che supporta finanziariamente la casa di Dnipro.
"Quando arrivano nei rifugi, spesso non ci sono servizi medici o sociali e così si ritrovano senza le medicine per le loro malattie croniche - spiega Dessì - quindi, hanno davvero bisogno di un'assistenza supplementare e specializzata che spesso non è disponibile."
Citando i dati del governo ucraino, Handicap International stima che 13.000 anziani o persone con disabilità sono sfollati nella vasta regione di Dnipro da quando la Russia ha lanciato la sua invasione a fine febbraio.