Attesa per la ripresa dei colloqui tra Russia e Ucraina

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Le forze armate di Kiev rallentano l'avanzata dell'esercito invasore. "Sotto controllo" l'incendio del deposito di carburante colpito dalle bombe russe

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I servizi di emergenza ucraini affermano di avere il controllo della situazione attorno al deposito di carburante di Lutsk, colpito dalle bombe russe, che da più di un mese continuano a cadere su molte città del paese. Tuttavia, in alcune località, la resistenza delle forze armate ucraine costringe i russi a indietreggiare, lasciandosi alle spalle una sorta di tabula rasa, documentata da queste immagini di una equipe della televisione francese arrivati a Bashtanka poco dopo il ritiro delle truppe russe. "Era la mia casa", dice un abitante del posto. "Hanno distrutto tutto, la gente se n'è andata. Non ci poteva succedere niente di peggio di così".

Dal canto suo, Mosca continua a sostenere che tutto starebbe andando secondo i piani, e diffonde immagini di attacchi missilistici di precisione. Il portavoce del ministero della Difesa Konashenkov ha rivendicato l'abbattimento di cinque aerei da guerra ucraini, mentre fonti militari parlano anche della distruzione di 19 velivoli "senza insegne".

Nelle ultime 24 ore si sono consumati combattimenti significativi nei territori delle città di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Luhansk e Mariupol.
A Kiev e a ovest della capitale, così come a Mykolayiv, si registrano le principali controffensive ucraine.
Secondo il ministero della difesa britannico, non c'è stato "nessun cambiamento significativo nella disposizione delle forze russe nell'Ucraina occupata".

La vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk, ha postato sui social network: "La nostra intelligence ha segnalato possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari. Pertanto, per ragioni di sicurezza pubblica, non apriamo i corridoi umanitari oggi".

Decine di migliaia di persone restano dunque intrappolate nelle città assediate in Ucraina e rimangono lì da settimane senza elettricità, cibo e acqua.

Intanto, mentre in Ucraina e in Russia vengono celebrati i funerali dei soldati caduti in combattimento, entrambe le parti diffondono le loro cifre, che tuttavia sono difficili da verificare. Per Kiev Mosca avrebbe subito la perdita di 16.400 soldati, 575 carri armati, 1640 veicoli corazzati, 117 aerei e 127 elicotteri.

In questo clima si guarda alla ripresa dei colloqui tra le parti, in Turchia, anche se da entrambe le parti arrivano segnali di scetticismo.

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