Il prezzo della guerra in Ucraina e il timore di carestia nei Paesi più fragili
Le conseguenze di un mese di conflitto sono globali: il mondo intero si trova di fronte a una potenziale crisi alimentare: da sempre l'Ucraina è stata il granaio Europa e un grande esportatore di grano. La guerra mette in pericolo i rifornimenti europei.
Come spiega al parlamento europeo il ministro per l'Agricoltura ucraino, Roman Leshchenko:
"I canali principali di distribuzione del grano erano i nostri porti. Al momento sono quasi del tutto distrutti. Solo un paio d'ore fa, il porto del grano di Mikolayiv è stato distrutto dalle bombe russe. Lì avevamo un'enorme attrezzatura per lo stoccaggio, tutto è stato distrutto".
I prezzi del grano hanno raggiunto livelli record negli ultimi giorni, così come il prezzo dell'olio di colza e di girasole.
Circa 50 Paesi contano sulla Russia e l'Ucraina per il 30% del proprio fabbisogno di grano, senza contare i Paesi in via di sviluppo in Africa e in Asia. A pagare il prezzo più alto sono i Paesi più deboli e equelli già in guerra, cme lo Yemen, a rischio carestia.