Nucleare iraniano, Teheran: "Non supereremo le linee rosse"

L'incontro tra i ministri degli Esteri di Iran e Oman a Teheran
L'incontro tra i ministri degli Esteri di Iran e Oman a Teheran Diritti d'autore Vahid Salemi/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved. This material may not be published, broadcast, rewritten or redistribu
Di Cinzia Rizzi Agenzie:  ANSA, REUTERS
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Lo ha detto il ministro degli Esteri Amirabdollahian, a margine di un bilaterale con l'omologo omanita che, secondo i ben informati, sarebbe andato a Teheran per fare ancora da intermediario

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Mentre i colloqui di Vienna tra Teheran e negoziatori occidentali sul nucleare iraniano proseguono, l'Oman prova a fare da intermediario, come già accaduto in passato.

Il ministro degli Esteri omanita, Sayyid Badr Albusaidi, ha incontrato nella capitale iraniana il suo omologo, Hossein Amirabdollahian, ufficialmente per affari tra i due Paesi. Ufficiosamente, si specula su una mediazione del sultanato, nelle relazioni tra Stati Uniti e Iran. 

Siamo ottimisti riguardo ai colloqui e ci auguriamo che le poche questioni che restano saranno risolte, grazie a un'azione realistica dei partecipanti occidentali e che questi garantiscano di tornare a osservare i loro impegni nell'ambito del patto del 2015
Hossein Amirabdollahian
Ministro degli Esteri iraniano

Il capo della diplomazia iraniana ha sottolineato come le trattative in Austria siano arrivate a un punto importante. Forse una svolta? 

"I colloqui di Vienna sono arrivati a una fase sensibile", ha detto Amirabdollahian in conferenza stampa. "Ciò che è certo è che non oltrepasseremo in alcun modo le nostre linee rosse e mostreremo con forza il nostro impegno nella questione".

I negoziati sul nucleare

I colloqui tra Iran, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania, per rilanciare l'accordo sul nucleare trovato nel 2015, sono stati avviati nuovamente il 29 novembre scorso. Da allora Teheran e Washington - ritiratosi dalla trattativa nel 2018 sotto l'amministrazione Trump - non hanno mai avuto un dialogo diretto, ma si sono scambiati messaggi attraverso la mediazione dell'Unione europea. Secondo fonti vicine ai negoziati, ora l'accordo sarebbe veramente un passo.

L'accordo del 2015 tra l'Iran e le potenze mondiali ha limitato l'arricchimento dell'uranio da parte di Teheran, per rendere più difficile lo sviluppo di materiale per eventuali armi nucleari. In cambio venivano revocate le sanzioni internazionali contro l'Iran. 

Dal 2019, dopo il ritiro degli Stati Uniti dall'accordo, Teheran è però andata ben oltre i limiti, ricostruendo le scorte di uranio arricchito, raffinandolo a una maggiore purezza fissile e installando centrifughe avanzate per accelerare la produzione.

Video editor • Cinzia Rizzi

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