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Le spettacolari immagini dell'eruzione dell'Etna

L'etna è tornato a eruttare il 21 febbraio
L'etna è tornato a eruttare il 21 febbraio Diritti d'autore  Salvatore Cavalli/Salvatore Cavalli
Diritti d'autore Salvatore Cavalli/Salvatore Cavalli
Di Euronews
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Il vulcano siciliano, fra i più attivi al mondo, è tornato a eruttare

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È la seconda eruzione del nuovo anno per l’Etna, vulcano tra i più attivi al mondo. Pochi giorni dopo il fenomeno dell’11 febbraio, due colate laviche sono comparse sulla sommità, in un’area che comunque rimane confinata vicino alla cima, a un’altitudine di 2900 metri.

Ben più in alto, fino a 12 chilometri, è arrivata la nube del vulcano dalla mattinata di lunedì. In diversi paesi etnei è piovuta cenere. L’attività sismica è rimasta contenuta e l’aeroporto internazionale di Catania è potuto tornare operativo dopo poche ore.

La ricostruzione della mattinata

L'eruzione è stata segnalata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo, intorno alle 10,30 di lunedì 21 febbraio, come "debole attività stromboliana al cratere sud-est". L'Istituto registrava anche un incremento del tremore vulcanico senza però variazioni significative delle deformazioni.
Intorno alle 12,30 l'attività del vulcano è aumentata e la nube vulcanica si è innalzata verso il settore sud-est per un'altezza che ha raggiunto i 12 chilometri.

Voli sospesi per alcune ore

Poco prima delle 14 un nuovo aggiornamento citava una "intensa fase eruttiva con fontana di lava". In diversi Paesi etnei i cittadini hanno raccontato di una pioggia di cenere che si depositava su strade, tetti e balconi.
La Sac, società che gestisce lo scalo internazionale Vincenzo Bellini di Catania, ha sospeso i voli.
Un'ora più tardi, l'Istituto di Vulcanologia ha reso noto che la fontana di lava era cessata, mentre da Viagrande, Trecastagni e Zafferana si aveva notizia di ricadute di cenere.

Due colate laviche

Intorno alle 16 gli ultimi sviluppi, con due colate confinate a un'altitudine di 2.900 metri, vicina alla sommità. Oltre a quella in direzione sud-est se n'è segnalata una seconda in direzione sud-ovest.

Il monitoraggio del vulcano è in corso sia da remoto sia sul posto, da parte del personale dell'Osservatorio etneo di Catania.

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