Valieva e il doping, attesa entro lunedì, vigilia di gara, la sentenza del TAS

Scoprirà solo lunedi se il giorno dopo potrà gareggiare individualmente o se, dopo aver conquistato l'oro olimpico a squadre, dovrà abbandonare a metà il sogno dei giochi di Pechino .
Kamila Valieva, la pattinatrice artistica russa che a soli 15 anni è finita nel tritacarne del doping , è appesa al filo della decisione del TAS . Intorno al suo caso si è scatenato un putiferio mediatico con giornalisti addirittura minacciati di morte.
Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, ne ha parlato in conferenza stampa:
"Incomprensibile quello che accade. I giornalisti affrontano qualsiasi argomento , e non è accettabile che vengano minacciati per il loro lavoro. Con il clima che si è creato dobbiamo darci tutti una calmata."
Risultata positiva durante i campionati nazionali di San Pietroburgo alla trimetadizina ( modulatore metabolico usato contro i disturbi cardiaci.), il suo ritorno in pista era stato autorizzato dall'antidoping russo. Al momento però deve fare i conti con l'opposizione del CIO, dell'agenzia mondiale antidoping e dell' Unione internazionale di pattinaggio.