Non si fermano gli attentati attribuiti ad al-Shabaab, ala locale di al-Qaida
Non si fermano in Somalia gli attacchi dei fondamentalisti islamici di al-Shabaab. Ultimo in ordine di tempo quello compiuto domenica a Mogadiscio, dove un attentatore suicida ha seriamente ferito un portavoce del governo, Mohamed Ibrahim Moalimu, un funzionario che lavora a stretto contatto col premier Mohamed Hussein Roble.
Solo pochi giorni prima, sempre nella capitale, una autobomba, analogamente attribuita ad al-Shabaab, aveva ucciso sei persone e causato decine di feriti.
L'intensificarsi della violenza politica arriva una settimana dopo che i principali leader somali avevano annunciato una intesa per completare, dopo ripetuti rinvii, le elezioni parlamentari entro il 25 febbraio.
In Somalia, al-Shabaab, considerata una costola locale di al-Qaida, punta a rovesciare il governo attualmente in carica col sostegno delle Nazioni Unite
Nei mesi scorsi, inoltre, i contrasti tra il capo dello stato Mohamed Abdullahi Mohamed e il primo ministro Roble avevano portato a scontri tra le rispettive fazioni, al termine dei quali tra 60.000 e 100.000 somali hanno dovuto fuggire dalle proprie case.