Bulgaria, proteste e scontri alla manifestazione contro il green pass. Arresti e feriti

Bulgaria, proteste e scontri alla manifestazione contro il green pass. Arresti e feriti
Diritti d'autore NIKOLAY DOYCHINOV/AFP or licensors
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Di Debora Gandini
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La manifestazione a Sofia è stata indetta dal partito nazionalista. Numerosi gli slogan contro i vaccini e il passaporto sanitario

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Mentre in Bulgaria i casi di Covid hanno raggiunto un nuovo record giornaliero, oltre 7.000 i positivi, il governo è alle prese con il dilagare delle proteste contro l’obbligo del green pass. Centinaia di persone hanno preso parte a una manifestazione organizzata dal partito nazionalista "Rinascimento" davanti al Parlamento. Un corteo degenerato in scontri con la polizia nelle strade del centro della capitale.

Al grido di "No al neofascismo! "Non vogliamo i passaporti covid!" " i manifestanti avevano un obiettivo: fare irruzione nella sede del governo. Una settimana fa le autorità bulgare hanno deciso che nessuno poteva entrare nell'edificio del Parlamento senza passaporto sanitario. Una decisione non gradito al partito nazionalista che ha indetto così sit-in e cortei chiamando in piazza migliaia di suoi fedelissimi. In migliaia sono arrivati da tutto il paese.

"Non vogliamo il green pass! Non è uno strumento di protezione”. C’è chi fa sapere di avere contratto il Covid e di essere guarito. Per molti non è un virus pericoloso. Non si definiscono no-vax ma ritengono che l’attuale vaccino non sia sicuro.

Il leader di Rinascimento, Kostadin Kostadinov, e diversi membri del suo partito hanno sempre definito i vaccini "sieri sperimentali". Eppure c’è chi sostiene che molti di loro siano vaccinati e quindi in possesso del certificato. Grande assente alla manifestazione proprio Kostadinov in quarantena dopo essere stato in contatto con il Presidente del Parlamento, risultato positivo al COVID. Nonostante la sua defezione in molti hanno risposto alla chiamata. Decine di persone sono state fermate. Nei tafferugli alcuni agenti sono rimasti feriti in modo non grave.

In Bulgaria il certificato vaccinale è obbligatorio nel per entrare in negozi, centri commerciali, cinema, teatri, piscine, palestre. A preoccupare è il basso tasso di persone vaccinate. Su una popolazione di sei milioni e mezzo di abitanti meno di due milioni hanno completato il ciclo di vaccinazione.

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