OCSE, la variante omicron frena la crescita: "Accelerare le vaccinazioni"

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Ancora incognite per l'economia: l'OCSE rivede al ribasso le previsioni di crescita globale a causa della variate omicron

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Come una zavorra, che rallenta la ripresa dell'economia globale: secondo l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la variante omicron pesa sulla crescita.
La priorità, individuata dall'OCSE, è dunque quella di accelerare il ritmo di distribuzione delle dosi di vaccino per frenare la corsa della pandemia.

Secondo gli analisti di Oxford Economics, questa nuova variante potrebbe costare alla crescita globale tra 0,25 punti percentuali l'anno prossimo, se si dimostrasse relativamente benigna, e più di 2 punti percentuali, se una gran parte della popolazione mondiale dovesse essere nuovamente confinata.

grafico Euronews
Previsioni di crescita - OCSEgrafico Euronews

Lo scenario è che omicron si traduca in un leggero calo nella previsione di crescita del 2021, che nell'area euro si attesta al 5,2% per il 2021.

Chi sale (più o meno) e chi scende

Tuttavia, si aspetta un miglioramento in Francia, con una crescita del PIL del 6,8% quest'anno (+0,5 punti) e del 4,2% l'anno prossimo (+0,2), e in Italia, con una crescita del 6,3% (+0,4 punti) e del 4,6% (+0,5) rispettivamente.

La buona dinamica di questi due Stati è anche legata al fatto che sono caduti particolarmente bruscamente al culmine della pandemia.

La Germania, invece, sta sperimentando "carenze di materiali chiave" per la sua industria e vede la sua previsione scendere di 0,5 punti l'anno prossimo al 4,1% ma stabilizzarsi al 2,9% quest'anno.

Il Regno Unito mostra un leggero rimbalzo rispetto alle previsioni precedenti, al 6,9%, ma un calo al 4,7% nel 2022. Gli investimenti rimangono soggetti all'incertezza, dice l'OCSE, mentre l'aumento delle tariffe legate alla Brexit pesa su importazioni ed esportazioni.

I colossi Usa e Cina

Anche per quanto riguarda gli Stati Uniti, l'OCSE ha nuovamente abbassato le sue aspettative, questa volta al 5,6% nel 2021 e al 3,7% l'anno prossimo.
In Asia, la Cina "ha rallentato nella seconda metà dell'anno", dice l'OCSE: la sua previsione per il 2021 è dell'8,1%.

La corsa dell'inflazione

Sull'inflazione - l'altra grande preoccupazione dell'attuale congiuntura - l'OCSE si aspetta che gli indici dei prezzi raggiungano un picco entro la fine del primo trimestre del prossimo anno nella maggior parte dei paesi avanzati ed emergenti, prima di ridursi gradualmente. L'organizzazione si aspetta anche che alcune delle difficoltà di approvvigionamento si dissipino entro la fine dell'anno.

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