USA, assolto Kyle Rittenhouse. Aveva ucciso due manifestanti anti razzisti

Sentenza Kyle Rittenhouse
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Di euronews

Una sentenza che solleva polemiche negli Stati Uniti. Per la corte: "ha agito per legittima difesa"

Assolto da ogni accusa. È una sentenza che farà discutere quella pronunciata nello Stato americano del Wisconsin. Kyle Rittenhouse, il 18enne che l’anno scorso ha ucciso due manifestanti di Black Lives Matter, è stato dichiarato non colpevole di tutte le accuse.

La giuria ha ritenuto credibile la difesa del giovane secondo cui il ragazzo avrebbe sparato diversi colpi di fucile per difendersi da un’aggressione durante i disordini nella città americana di Kenosha, in Wisconsin, due giorni dopo che un ufficiale di polizia aveva sparato a Jacob Blake, un uomo di colore, su cui pendeva un mandato di arresto già dal luglio dello stesso anno per crimini di varia natura.

Il giovane, cittadino dell’Illinois, era ancora minorenne quando colpì diversi attivisti afroamericani (uno rimase feriti, altri due restano uccisi) nel corso delle proteste indette dopo il ferimento del ventinovenne. Rittenhouse era stato incriminato con cinque capi di accusa, tra cui omicidio premeditato, che gli sarebbe valso l'ergastolo.

Le tesi della difesa e della pubblica accusa

Secondo quanto dichiarato agli inquirenti, il ragazzo voleva solo difendere la cittadina di Kenosha dagli incendi e dai saccheggi notturni seguiti alla proteste del movimento Black Lives Matter. Sentendosi minacciato da alcuni manifestanti sparò diversi colpi. La pubblica accusa aveva sempre puntando il dito sul suo atteggiamento aggressivo e provocatore nei confronti degli attivisti. Alla fine però è prevalsa la tese della difesa.

L'assoluzione è stata decisa da una giuria di 12 persone, sette donne e cinque uomini.

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