Il fronteggiamento fra migranti e le forze del confine polacco con la Bielorussia prosegue senza sosta. Tutta la diplomazia europea mobilitata. Entra in campo anche l'Iraq che richiama i suoi profughi
Lavora senza sosta la diplomazia UE per evitare una pericolosa escalation della crisi migratoria tra Polonia, UE e Bielorussia. Il ministro degli esteri europeo Josep Borrel ha tenuto una teleconferenza con il suo omologo bielorusso che ha affermato di aver bollato le sanzioni come controproducenti mentre Varsavia si prepara a contenere in tutti i modi una massiccia ondata di migranti.
Disperazione o provocazione?
"Questa campagna può essere organizzata per una causa. Temiamo che possa portare alla provocazione, ai tentativi di attacco massiccio (da parte dei migranti) al confine per entrare nel territorio polacco": precisa Stanislaw Zaryn, portavoce del governo polacco nonché coordinatore dei servizi speciali per l'emergenza.
Lo stazionamento dei migranti al confine
La nuova crisi mitteleuropea sta creando le condizioni di un rafforzamento dei legami tra Minsk e Mosca, cosa puntualmente segnalata dal presidente bielorusso. "Ho detto a Putin: la cosa principale è che tu non tentenni , nel caso tutto diventasse più difficile, per me è importante sapere che ho un fratello maggiore alle spalle, che non permetterà ad altri di offendere il fratello minore".
Entra in campo anche l'Iraq
L'UE sta negoziando anche con la controparte irachena, uno dei principali Paesi di origine e di transito per i migranti di questa crisi. "Sono in corso trattative politiche e diplomatiche con i partner e gli amici dell'Iraq all'interno dell'Unione europea. Sottolineiamo i principi e le leggi sui diritti umani e invitiamo tutti gli iracheni che fuggono a tornare volontariamente. Il governo iracheno sta facilitando il processo di rimpatrio offrendo voli con la propria compagnia di bandiera (Iraqi Airways)": spiega Ahmed Al-Sahhaf, portavoce del ministero degli esteri iracheno. Intanto il rovente capitolo della crisi tra Ue, Bielorussia e Russia è al primo posto all'ordine del giorno del vertice del Consiglio dei ministri Ue di lunedì 15 novembre.