Sangue sulle strade in Sudan, i militari reprimono la rivolta

Sangue sulle strade in Sudan, i militari reprimono la rivolta
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Di Euronews

Sudan, le forze di sicurezza sparano sulla folla: due morti tra i manifestanti. La piazza non si piega: 'Non ci faremo guidare dai militari'

Non si si placano le manifestazioni di piazza degli oppositori del colpo di stato militare del Sudan. Nel mirino dei manifestanti il generale Abdel Fattah al-Burhane, nemico pubblico numero 1 della transizione democratica agognata dal popolo.

Continua dunque a scorrere sangue sulle strade di un paese dilaniato dai conflitti. Negli scontri di oggi le forze di sicurezza sudanesi hanno sparato uccidendo due persone.

"I militari non ci guideranno", ha detto ai reporter di AFP l'attivista pro-democrazia Tahani Abbas. 

Il rifiuto alla resa era comparso in un primo tempo sui social network , poi - tagliata la rete Internet e quella telefonica - il tam tam si è trasferito sui muri di Khartoum sotto forma di graffiti. 

Dopo 65 anni di governo militare , la 'strada' ha deciso di dire no al generale Burhane,  che ha sciolto le istituzioni del Sudan e arrestato i dirigenti civili.

Durante la marcia da Omdurman, le forze di sicurezza hanno bloccato tutti i ponti alla periferia.

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