Idlib: una casa per i bimbi abbandonati

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Si chiama la "casa del bambino", accoglie minori senza genitori, orfani, spesso neonati senza neanche un nome. Nell'ultimo anno e mezzo ha aiutato oltre 160 piccoli.

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Dormire a terra, non avere né i confort né l'indispensabile. Di fatto non aver mai approfittato, dell'infanzia dell'età della spensieratezza. In Siria una generazione intera di figli non ha conosciuto che la guerra. Siamo a Idlib, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per la coordinazione degli aiuti umanitari 2 milioni e centomila bambini in questa regione sono in stato urgente di bisogno. A volte senza famiglia, senza scuola, senza giochi, senza un tetto, forse anche senza un'identità. Younes, il direttore di una casa famiglia chiamata "La casa del bambino", si occupa dei più piccoli, recentemente vi ha accolto un bimbo che non aveva neanche un nome, lo ha chiamato Khaled.

"La questione dei bambini, di cui ci occupiamo, è molto delicata, specialmente nel caso di bambini senza famiglia o neonati - spiega Younes Abo Amin - e questo sta guadagnando la simpatia, la cura e l'interesse di tutti".

La casa famiglia ha accolto 161 bambini da quando è stata aperta un anno e mezzo fa. Secondo chi la gestisce anche condizioni economiche deteriorate potrebbero essere un motivo di abbandono dei bambini.

Il budget è limitato ma, con uno staff di 20 membri, Younes cerca di fornire quanto più possibile a minori che hanno bisogno di tutto: un letto, cibo, supporto psicologico ed educativo; fino a quando non trovano una famiglia affidataria.

“Ci sono molte famiglie che, vista la popolarità della nostra casa - racconta Younes Abo Amin - vengono a iscriversi e registrano tutte le loro caratteristiche. Facciamo una prima ricerca per sapere se sono idonee ad adottare il bambino, poi filtriamo i nomi per scegliere i più adatti. In seguito consideriamo i punti di forza e orientiamo ogni famiglia verso il piccolo che crediamo possano curare nella maniera più appropriata".

Una sfida enorme in un Paese come la Siria dove, dopo più di dieci anni di guerra, l'assistenza umanitaria non è più al livello di prima e le persone sono spesso lasciate ad affrontare da sole una terribile realtà.

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