Bolsonaro: il Senato brasiliano approva l'inchiesta che lo accusa di "crimini contro l'umanità"

Bolsonaro: il Senato brasiliano approva l'inchiesta che lo accusa di "crimini contro l'umanità"
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Di Cristiano Tassinari  & Euronews - Agenzie e siti internazionali

Il Senato del Brasile ha approvato la relazione della Commissione d'inchiesta contro il presidente Jair Bolsonaro, accusato di crimini contro l'umanità per la sua gestione della pandemia

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro (66 anni, in carica dal 2019) è ad un passo dal finire sotto processo per la sua gestione della pandemia.

Sette degli undici membri della Commissione d'inchiesta del Senato brasiliano (con sede a Brasilia) hanno votato a favore dell'approvazione della relazione finale contro Bolsonaro, 1.200 pagine di accuse frutto di sei mesi di indagini.

Il report verrà ora trasmesso alla Procura Generale del Brasile, alla Corte Suprema e persino alla Corte Penale Internazionale dell'Aja, che valuteranno se avviare le necessarie procedure contro Bolsonaro.

In Brasile, sono ufficialmente oltre 606.000 i decessi causati dal Covid, il secondo paese al mondo per numero di vittime, dopo gli Stati Uniti.

Bolsonaro: accuse e difesa

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Molte più ombre che luci nella gestione-Covid da parte di Bolsonaro.Eraldo Peres/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved

Fin dall'inizio della pandemia, Bolsonaro ha contrastato le restrizioni decise dai governi degli Stati federati del Brasile per fermare la diffusione del virus.

Nove i capi di imputazione contro Bolsonaro, tra cui, la disinformazione: qualche giorno fa ha dichiarato che i vaccini anti-Covid causano l'Aids (YouTube ha poi bloccato il video del presidente brasiliano e i social lo hanno rimosso), citando una presunta ricerca scientifica britannica.

Alle accuse della Commissione d'inchiesta del Senato, il presidente brasiliano risponde di non essere "colpevole di nulla", difendendo le sue azioni, affermando che l'economia doveva essere tenuta aperta, anche nel periodo di massima diffusione del Covid, in modo che i poveri non patissero ulteriori difficoltà.

Non c'è alcuna garanzia che il voto di approvazione del Senato porterà ad accuse penali, poiché le raccomandazioni del rapporto dovranno ora essere valutate dal Procuratore generale del Brasile, un "uomo di Bolsonaro", che potrebbe decidere di proteggere il presidente.

Niente sfida con Lula?

In caso di processo, tuttavia, Bolsonaro rischia di dover rinunciare alle elezioni presidenziali, che in Brasile sono in programma nel 2022.
L'avversario potrebbe essere l'ex presidente Lula, che in un'intervista rilasciata a luglio 2021 a Euronews ha definito Bolsonaro "genocida e fascista".

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