Chiuse le stazioni di servizio in diverse città del Paese
Lunghe file d'auto nei pressi delle stazioni di servizio iraniane e non a causa di uno sciopero, bensì di un attacco hacker. I distributori di benzina hanno dovuto chiudere in varie città, inclusa la capitale Teheran, dopo un cyberattacco che ha colpito il sistema di distribuzione.
Chi ha cercato di acquistare carburante con la carta rilasciata dal governo ha visto comparire la scritta "cyberattack 64411", che corrisponde al numero dell'ufficio della Guida Suprema, Ali Khamenei. Nessun gruppo ha per ora rivendicato l'attacco.
"Sto aspettando da un paio d'ore che le stazioni di servizio riaprano per poter fare il pieno. Non c'è carburante da nessuna parte", dice un motociclista.
In alcune città, sui tabelloni digitali è apparsa la scritta "dov'è il nostro petrolio, Khamenei?". Due anni fa la crisi dal caro carburante aveva portato a proteste anti governative, represse con la violenza dal regime.