Compagnie aeree: "regole anti-Covid disomogenee frenano la ripresa dei viaggi"

La pandemia ha scaricato sull'industria dei traporti aerei la peggior recessione di sempre, ma le prospettive di crescita sono ottimistiche.
A dirlo, al termine del meeting annuale è l'International air transport association (IATA), sigla che raggruppa 290 compagnie, secondo la quale, però, la ripresa dei viaggi sarebbe frenata da restrizioni e regole anti-covid eccessivamente disomogenee
"La gente vuole viaggiare" ha dichiarato il presidente Willie Walsh. "L'86% dei viaggiatori si aspetta di tornare a volare entro sei mesi dalla fine della crisi. E col Covid che va diventando endemico, i vaccini ampiamente disponibili e le terapie che migliorano rapidamente, ci stiamo ormai avvicinando a quel momento. La gente è fiduciosa di poter viaggiare. Ma quanti hanno viaggiato ci dicono che le regole sono troppo complesse e le scartoffie troppo onerose".
La necessaria semplificazione
Le compagnie aeree hanno chiesto la fine delle restrizioni per i viaggiatori vaccinati e la creazioni di protocolli comuni alle frontiere, anche se il coordinamento globale nell'aviazione tende a muoversi a un ritmo non esattamente tempestivo.
La IATA si è anche detta incoraggiata dal piano dell'amministrazione Biden che per novembre vuole riaprire gli Stati Unitiai viaggiatori aerei di 33 paesi, Europa inclusa, sulla vitale rotta transatlantica.