L'ex colonnello stava scontando 35 anni di carcere per crimini contro l'umanità
Theoneste Bagosora, considerato il “re del genocidio” del Rwanda è morto in ospedale in Mali. 80 anni soffriva da tempo di problemi cardiaci da tempo.
L’ex colonnello era stato una figura di spicco dell’esercito durante le atrocità del 1994. Condannato a 35 anni per crimini contro l’umanità, stava scontando la sua pena in un carcere del Paese africano.
Tra i gerarchi del ministero della Difesa ruandese, il generale canadese Romeo Dallaire, capo della forza di pace delle Nazioni Unite, lo aveva definito il perno dietro le 800mila uccisioni – prevalentemente di persone di etnia tutsi – durante i cento giorni del genocidio.
L’ex colonnello era stato incriminato anche per l’omicidio di diverse figure politiche, tra cui il primo ministro Agathe Uwilingiyimana. Bagosora avrebbe dovuto finire di scontare la condanna a 89 anni. All’inizio gli era stata persino negata la richiesta di rilascio anticipato per le sue condizioni di salute precarie.