Re Felipe in visita a La Palma: "Gli aiuti non mancheranno"

L'avanzata della lava (26 milioni di metri cubi, finora) dall'eruzione del vulcano Cumbre Vieja sull'isola di La Palma, alle Canarie, in Spagna, ha rallentato in modo significativo, sollevando però ora i timori che la roccia fusa possa espandersi ulteriormente nei prossimi giorni e causare notevoli danni.
I racconti dei 6.000 sfollati sono drammatici
Una donna racconta:
"È stato terribile, perché è stato qualcosa che non ci aspettavamo, non l'abbiamo sentito...Abbiamo corso per salvare la nostra vita con solo i vestiti che avevamo addosso. In quel momento stavo dando da mangiare a mia madre".
Il Re di Spagna Felipe VI ha visitato la zona devastata dall'eruzione: oltre 190 case sono andate distrutte, sepolti frutteti e vigneti, falde acquifere contaminate.
"Tutte le amministrazioni sono rappresentate qui e questo impegno è molto chiaro. Faranno tutto ciò che è in loro potere, non solo le amministrazioni ma anche enti privati, e molti cittadini che altruisticamente vogliono aiutare, molti residenti delle Canarie e della Spagna stanno facendo del loro meglio per dare una mano".
L'ondata di lava non raggiungerà l'Oceano Atlantico prima del fine settimana, hanno spiegato gli esperti, con alcuni di loro convinti che potrebbe non arrivare mai al mare (dove potrebbe causare ulteriori danni all'ambiento oceanico).
L'attività sismica sull'isola di La Palma - che ha provocato l'eruzione del vulcano - è ora "``bassa'', ma per i sismologici il Cumbre Vieja potrebbe rimanere attivo ancora per mesi.