Una bufera coglie di sorpresa un gruppo di scalatori sul monte Elbrus, nel Causaco: 5 morti, 14 sopravvissuti
Un portale di roccia impervio, che fa del monte Elbrus - nel Causaco al nord della Russia - la cima più alta d'Europa.
Una sfida mortale per 5 alpinisti, che hanno tentato di accarezzarne la vetta.
Il gruppo di scalatori è stato colto da una bufera a oltre 5mila dei 5642 metri d'altezza.
14 sono sopravvissuti: le squadre di salvataggio li hanno portati a valle nelle "condizioni più difficili", a causa dei forti venti la visibilità scarsa e le temperature sotto lo zero
Anton Nikiforov, guida dell'Elbrus, è in ospedale e non si dà pace: "C'era un forte vento e questo è stato uno dei motivi che avrebbe dovuto convincerci a tornare indietro. Anche se in altre occasioni ho scalato in queste condizioni - racconta Nikiforov - Ma questa volta è stato un problema e non mi sollevo dalle responsabilità".
I 5 scalatori sono morti assiderati.
Degli altri 14 alpinisti del gruppo, 11 sono stati portati in ospedale nella città di Nalchik. Tre hanno rifiutato il ricovero.
Il capo del Dipartimento russo per le Emegenze, Mikhail Nadezhkin, ha riferito che i sopravvissuti hanno riportato una grave ipotermia e alcuni anche delle fratture. Otto sono in condizioni critiche.
L’operazione di salvataggio ha coinvolto 69 soccorritori e 16 mezzi. L'Elbrus è una delle cime certificate dei "sette vertici" - il punto più alto di ogni continente - ed è ambito dagli alpinisti di tutto il mondo.