Svezia, al via il processo per il massacro di migliaia di detenuti politici iraniani

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Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Nel procedimento, che si tiene a Stoccolma, le organizzazioni per i Diritti umani accusano anche il nuovo presidente iraniano, Ebrahim Raisi

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Al via a Stoccolma il processo per il massacro di migliaia di detenuti politici in Iran nel 1988.

L'imputato, il 60enne Hamid Nouri, è comparso davanti alla Corte distrettuale, mentre all'esterno dell'edificio centinaia di manifestanti mostravano fotografie delle vittime chiedendo giustizia.

Nella vicenda, le organizzazioni per i Diritti umani accusano anche il nuovopresidente iraniano, Ebrahim Raisi.

"La giustizia gradualmente prevarrà - dice Shahin Gobadi, del Consiglio nazionale della resistenza dell'Iran - pensiamo che il mondo alla fine capirà l'entità delle atrocità commesse in Iran e che questo sia l'inizio di un processo che continuerà sin quando i leader del regime iraniano, tra cui Khamenei e Raisi, saranno assicurati alla giustizia".

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Nouri fu arrestato nel novembre 2019 all'aeroporto di Stoccolma e da allora è in custodia cautelare: è accusato di aver causato la morte di un gran numero di detenuti, simpatizzanti o membri di un'organizzazione armata di opposizione al regime di Teheran (Mojaheddin del Popolo, Mko).

I corpi furono sepolti in fosse comuni e alle famiglie non è mai stato detto dove si trovano. 

Molti testimoni hanno identificato Nouri come assistente del procuratore nella prigione di Ghoardasht a Karaj, a ovest di Teheran, dove molti dei detenuti furono impiccati.

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