Ha aperto a Sochi, città "olimpica" sul Mar Nero, la prima spiaggia "Covid-Free" della Russia: accesso permesso solo a chi è vaccinato, a chi un test negativo e a chi dimostra di essere guarito dal Covid. Sicurezza al 100%, ma fioccano le cancellazioni
Spiaggia sì, ma non per tutti.
A Sochi, in Russia, debutta la prima spiaggia "Covid-Free".
Accessibile solo a coloro che sono stati vaccinati o che possono presentare l'esito negativo di un recente tampone molecolare.
L'iniziativa è privata, dell'hotel Radisson Lazurnaya, situato nel centro di Sochi, città balneare sul Mar Nero, famosa per aver ospitato le Olimpiadi invernali 2014
"Sono arrivato già vaccinato da San Pietroburgo", dice un turista. "Volevo trovare un posto dove mi sarei sentito al sicuro al 100%".
Anche altre località balneari in Russia stanno mettendo limiti ai turistii.
A partire dal 1° luglio, la regione di Krasnodar, di cui fa parte Sochi, richiede ai clienti di hotel e resort il certificato di vaccinazione, un test negativo o un documento che dimostri di essere guariti dal Covid. Chi non possiede uno di questi requisiti, non viene accettato.
Le rigide restrizioni sulla costa russa del Mar Nero hanno già causato un'ondata di cancellazioni di prenotazioni.
Una turista si lamenta: "Il problema non è la spiaggia, in molti non usano la mascherina nei negozi, nelle farmacie, nei luoghi al chiuso. Lì è il vero pericolo, non certo in spiaggia".
Al momento, solo 29 milioni di russi - meno del 20% dei 146 milioni di abitanti - hanno ricevuto almeno una dose del vaccino Sputnik.