Viaggiare in Europa ai tempi del Covid: pass comune, regole diverse

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Di Eloisa Covelli  Agenzie:  Ansa
Viaggiare in Europa ai tempi del Covid: pass comune, regole diverse
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Viaggiare in tempo di Covid. Se da una parte si cerca di uniformare la legislazione europea, dall'altra alcuni paesi si smarcano. La Grecia ha provato ad aprire le frontiere ai russi vaccinati con Sputnik, ma poi ha dovuto fare marcia indietro dopo le pressioni di Francia e Germania. Lo Sputnik infatti non è ancora riconosciuto dall'agenzia del farmaco europea.

Per la portavoce russa Mariya Zakharova, si tratta di "una vera discriminazione che fa rivivere lo spirito della segregazione nazista in Europa".

Parole forti, piombate proprio quando Bruxelles e Mosca si erano proposte di incontrarsi per discutere un eventuale riconoscimento bilaterale dei certificati di vaccinazione.

Ma la Grecia non è l'unica nazione che ha provato a dribblare le norme europee. Anche Malta ha deciso per sé, stavolta chiudendo le frontiere a chi non è pienamente vaccinato, di fatti contrastando le regole comuni.

Complice le vacanze, la variante delta e l'alleggerimento delle misure, il Covid sta riprendo a correre. Spagna e Olanda hanno già preso delle contromisure e presto anche Francia e Italia potrebbero imitarle.

Nuove chiusure

La Catalogna ha chiuso lediscoteche e i locali notturni nel fine settimana. Sarà necessario esibire un certificato vaccinale per poter accedere a qualunque evento all'aperto che coinvolga più di 500 persone.

Anche in Olanda, il premier Mark Rutte ha annunciato nuove misure restrittive, tra le quali la chiusura di tutte le discoteche e dei ristoranti a mezzanotte. "La pandemia non è finita e abbiamo ancora segmenti significativi della popolazione che non hanno ricevuto il vaccino", ha spiegato Patricia Plaja, portavoce della Generalitat catalana, annunciando le nuove restrizioni per la comunità. A preoccupare maggiormente sono i casi tra i giovani: il ministero della Salute spagnolo ha riferito che la trasmissione del coronavirus in questa fascia di popolazione è raddoppiata in sette giorni.

 Il ministro della Salute francese, Olivier Veran, ha dichiarato oggi che la Francia è "all'iniziodi una nuova ondata" della pandemia di Covid-19, mentre il Paese attende il discorso del presidente Emmanuel Macron, previsto per lunedì sera, in cui saranno annunciate nuove misure. "Se non avessimo i vaccini, saremmo di fronte a un'ondata molto più grande della prima" della primavera del 2020, ha detto il ministro.