I due presidenti hanno confermato l'intenzione di arrivare rapidamente a un nuovo Trattato bilaterale rafforzato, ma hanno parlato anche di Libia, Covid e rilancio dell'Unione europea
È il primo viaggio all'estero dopo lo stop dettato dalla pandemia, quello a Parigi del presidente italiano Sergio Mattarella, accolto con un abbraccio all'Eliseo dal suo omologo Emmanuel Macron.
La visita di Stato, che durerà fino al 6 luglio, prevede incontri culturali e istituzionali, a partire da quello con il presidente Macron, con cui si sono gettate le basi per un nuovo Trattato bilaterale.
"Abbiamo confermato la volontà di arrivare al più presto a un Trattato rafforzato di cooperazione bilaterale. Al più presto vuol dire nei prossimi mesi. Questo Trattato, definito Trattato del Quirinale, ci permetterà di rafforzare le nostre relazioni e di offrire ai nostri popoli e ai nostri giovani delle vere prospettive".
D'accordo anche sul rilancio politico dell'Unione europea, Mattarella e Macron hanno sottolineato l'occasione definita storica della prossima Conferenza sul futuro dell'Unione.
"Francia e Italia condividono la visione dell'Unione e il suo futuro, e anche il ruolo che deve svolgere la Conferenza sul futuro dell'Europa, che non è una occasione burocratica o un passaggio occasionale, ma è una occasione storica offerta ai Paesi dell'Unione per disegnare nuovamente e in maniera adeguata, nel tempo che abbiam o di fronte, una condizione efficiente dell'Unione europea per essere protagonista nella comunità internazionale".
Oltre che dell'energenza Covid Mattarella e Macron hanno parlato anche della situazione in Libia, sulla quale, è stato detto, hanno le stesse preoccupazioni, e della crisi nel Sahel, dove l'Italia partecipa con un contingente militare all'operazione Takuba, a guida francese.